Il mistero di Betelgeuse: supernova imminente o compagno nascosto?

Quando Betelgeuse collasserà finalmente, la stella attualmente un supergigante rosso probabilmente brillerà intensamente come la Luna nel cielo per circa due settimane e sarà visibile durante il giorno per 6-12 mesi dopo. Sarà un evento spettacolare, ma calcolare quando accadrà è un affare complicato.

Nelle osservazioni recenti, Betelgeuse ha mostrato variazioni nella sua luminosità, suscitando speculazioni sul fatto che la stella potrebbe esplodere in supernova in un periodo relativamente breve, misurato in termini di vita umana o decenni piuttosto che in tempi astronomici. È ancora poco chiaro quando la stella subirà il collasso in una supernova.

Un nuovo articolo preprint suggerisce che Betelgeuse potrebbe avere un “compagno”, il che potrebbe significare che l’esplosione in supernova potrebbe essere più lontana di quanto si pensasse inizialmente. Il team di ricerca ha esaminato i modelli nella curva di luce della stella, ovvero la quantità di luce che raggiunge il nostro punto di osservazione nel tempo.

Gli studiosi hanno scoperto che giganti rossi come Betelgeuse presentano “periodi secondari lunghi”, ovvero variazioni di luminosità su lunghi periodi di tempo. Questi periodi secondari lunghi sono stati attribuiti a diverse cause, con l’ipotesi più accreditata che siano causati da stelle compagne.

Il team di ricerca ha proposto l’esistenza di Ori B, un compagno a bassa massa che orbita attorno a Betelgeuse. Questo potrebbe spiegare l’evento di “forte oscuramento” del 2019/2020. Secondo il team, la spiegazione più plausibile per la variazione di luce osservata da Betelgeuse è che Ori B influenzi la polvere nelle sue vicinanze, corrispondente a un aumento di luminosità quando il compagno è in vista.

Ulteriori osservazioni e analisi saranno necessarie per valutare se Betelgeuse si sta avvicinando alla supernova o se sta semplicemente orbitando con un compagno. Lo studio è stato presentato alle riviste dell’American Astronomical Society ed è stato pubblicato sul server preprint arXiv.

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