Nuovo Clade di Candida auris scoperto a Singapore nel 2023

Ascesso contenente una colonia di Candida
None (Dr. Yale Rosen Atlas of Pulmonary Pathology via Flickr (CC BY-SA 2.0))

Un nuovo clade di Candida auris è stato recentemente identificato dai ricercatori, portando il numero totale di gruppi distinti del fungo a sei. Questo patogeno, considerato un super-batterio emergente multidrug-resistant, è un lievito capace di causare gravi malattie, spesso resistente ai farmaci antifungini. Sebbene le persone in salute di solito non ne siano colpite, C. auris si diffonde facilmente tra i pazienti nelle strutture sanitarie, rappresentando un rischio particolarmente elevato per coloro con un sistema immunitario compromesso.

Le infezioni da questo lievito possono variare da forme superficiali a malattie più gravi e potenzialmente letali, come le infezioni del flusso sanguigno. La sua resistenza ai farmaci rende il trattamento difficile, se non impossibile in alcuni casi. Sebbene le infezioni siano ancora relativamente rare, i casi sono in costante aumento negli ultimi anni, rappresentando una seria minaccia per la salute pubblica globale.

Finora erano stati identificati cinque cladi geograficamente distinti di C. auris, distribuiti in Asia meridionale, Asia orientale, Africa, America del Sud e Iran. Il sesto clade è stato scoperto nel 2023 a Singapore, quando un paziente è stato identificato come portatore di un ceppo insolito del fungo durante un programma di screening di routine.

Questo nuovo clade non corrispondeva a nessuno dei precedenti cinque, suggerendo la presenza di una variante genetica unica. Ulteriori analisi hanno rivelato altri due isolati di questo gruppo a Singapore e uno in Bangladesh, sebbene non sia ancora chiaro il grado di diffusione o il potenziale patogeno di questo nuovo clade.

La dott.ssa Karrie Ko, co-prima autrice dello studio, ha sottolineato l’importanza di individuare tempestivamente e contenere il nuovo clade per garantire la sicurezza dei pazienti. Questa scoperta sottolinea la necessità di potenziare le strategie di sorveglianza per monitorare e contenere la diffusione di C. auris.

Nonostante i casi descritti nello studio siano risultati suscettibili agli antifungini testati, è fondamentale continuare a monitorare da vicino l’evoluzione di questo patogeno per prevenire potenziali focolai e infezioni invasive. Il lavoro dei ricercatori è stato pubblicato su The Lancet Microbe, evidenziando l’urgenza di affrontare la minaccia rappresentata da Candida auris.

Links: