Rinoceronte lanoso mummificato scoperto in Siberia

Il corno del rinoceronte lanoso è stato dato al Museo dei Mammut della NEFU per ulteriori studi.
Il corno del rinoceronte lanoso è stato dato al Museo dei Mammut della NEFU per ulteriori studi. (Michil Yakovlev/NEFU Servizio Stampa)

I resti mummificati di un rinoceronte lanoso estinto sono stati scoperti in Siberia, congelato come un pezzo di carne per migliaia di anni. L’animale preistorico ha ancora intatte le sue parti molli, aprendo interessanti possibilità scientifiche. La scoperta è avvenuta di recente in un sito minerario nel distretto di Oymyakonsky della Repubblica di Sacha, nell’estremo oriente russo, come riportato dall’Università Federale del Nord-Est (NEFU).

I ricercatori della NEFU sono tornati dal sito con il corno della bestia estinta, commentando che il resto della carcassa sarà completamente scavato in autunno per essere conservato. Secondo parametri morfologici, l’animale apparteneva a un individuo maturo. L’età biologica esatta e il sesso saranno stabiliti dopo un esame completo della carcassa stessa.

“Saremo in grado di ottenere dati sulle caratteristiche anatomiche e morfologiche, l’età geologica, la nutrizione, i legami genetici con scoperte precedenti, ecc.,” ha dichiarato Maxim Cheprasov, ricercatore senior e capo del laboratorio del Museo del Mammut della NEFU.

Pur essendo attualmente sconosciuta, è indubbiamente un reperto dell’ultima era glaciale. Il rinoceronte lanoso abitava l’Eurasia settentrionale durante l’epoca del Pleistocene fino a circa 11.700 anni fa, quando la Terra si scongelò e le temperature aumentarono. Il cambiamento climatico e l’attività umana hanno contribuito alla sua estinzione.

È la prima volta che il Museo del Mammut della NEFU ottiene resti di un rinoceronte lanoso, anche se altri cinque esemplari con parti molli sono stati trovati nella Repubblica di Sacha dal tardo XVIII secolo. Questa scoperta unica permetterà di approfondire la conoscenza delle creature preistoriche e dei cambiamenti ambientali nel corso dei millenni.

Il Rettore della NEFU, Anatoly Nikolaev, ha sottolineato l’importanza del reperto per la ricerca scientifica, definendolo una risorsa incredibile. Altre specie, come mammut, leoni delle caverne e uccelli, sono state trovate nella regione gelida, dimostrando la ricchezza paleontologica del luogo.

Nel 2021, un lupo congelato è stato scoperto sotto circa 40 metri di permafrost sul fiume Tirekhtyakh nell’estremo oriente russo. Gli scienziati del Museo del Mammut della NEFU hanno potuto effettuare un’autopsia del suo corpo, ottenendo importanti informazioni sulla sua vita.

Tutte queste scoperte sollevano la domanda se un giorno potremo trovare i resti congelati dei Neanderthal, la specie sorella dell’Homo sapiens che abitava parti dell’Eurasia ancora coperte di ghiaccio durante il Pleistocene. Sebbene le probabilità siano basse, l’ipotesi rimane affascinante per la comunità scientifica.

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