Vaccini e autismo: il mito sfatato da nuove ricerche

Esploriamo il legame tra vaccini e autismo e le evidenze scientifiche che lo confutano.

Il legame tra vaccini e autismo: un mito da sfatare

I National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti hanno avviato un nuovo studio per esplorare un presunto legame tra vaccini e autismo. Questo tema, tuttavia, è stato ampiamente confutato da anni di ricerche scientifiche rigorose. La scelta di David Geier, noto scettico dei vaccini, come guida di questo progetto ha suscitato preoccupazioni tra gli esperti. Geier e suo padre Mark sono stati coinvolti in controversie e critiche, avendo subito sanzioni per esercizio della medicina senza licenza nel Maryland. Jessica Steier, direttrice della nonprofit Science Literacy Lab, ha descritto questa situazione come “uno scenario da incubo per la salute pubblica”, evidenziando l’agenda anti-vaccinista della coppia Geier e definendo l’iniziativa un affronto ai decenni di ricerche credibili.

I vaccini: un trionfo della scienza moderna

I vaccini rappresentano uno dei più significativi successi della scienza moderna, avendo salvato circa 154 milioni di vite negli ultimi cinquant’anni, secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tra i vaccini, quello contro il morbillo, spesso somministrato insieme a quelli per la parotite e la rosolia nel vaccino MMR, è responsabile di circa il 60% delle vite salvate. Tuttavia, il crescente scetticismo nei confronti dei vaccini ha avuto origine da uno studio del 1998, ora ritirato, che sosteneva un legame tra il vaccino MMR e l’autismo. Questo ha portato a una diffusione di disinformazione e preoccupazione tra i genitori.

La controversia di Andrew Wakefield e le sue conseguenze

L’articolo di Andrew Wakefield, basato su un campione di soli 12 bambini, ha generato un’ondata di preoccupazione e disinformazione. I risultati non sono stati mai replicati e si è scoperto che Wakefield aveva falsificato dati, portando alla revoca della sua licenza medica. Nel febbraio 2010, la rivista The Lancet ha ritirato completamente il suo articolo, riconoscendo che diversi aspetti erano errati. Wakefield e i suoi collaboratori sono stati accusati di violazioni etiche, avendo condotto indagini invasive sui bambini senza le necessarie autorizzazioni. Inoltre, il British Medical Journal ha pubblicato articoli che rivelavano frodi deliberate, suggerendo che Wakefield avesse selezionato dati a sostegno della sua tesi per motivi finanziari. Nonostante le evidenze contrarie, l’idea di un legame tra vaccini e autismo ha continuato a circolare, alimentata da una copertura mediatica incessante.

Le nuove ricerche dei NIH e le preoccupazioni metodologiche

Attualmente, i NIH stanno pianificando di condurre ricerche su questo tema, un compito che in precedenza era stato affidato ai Centers for Disease Control and Prevention (CDC). L’amministrazione Trump ha espresso scetticismo sui vaccini, citando l’aumento delle diagnosi di autismo come giustificazione per ulteriori indagini. Tuttavia, molti esperti avvertono che l’aumento delle diagnosi è principalmente attribuibile a una maggiore consapevolezza e a criteri diagnostici più ampi. Sebbene ulteriori ricerche sull’autismo possano essere utili, ci sono timori riguardo alla metodologia che verrà utilizzata, specialmente considerando il passato controverso dei Geier.

Le preoccupazioni sulla validità delle ricerche dei Geier

David e Mark Geier hanno pubblicato numerosi articoli, alcuni dei quali ritirati, sostenendo che i vaccini causano autismo. Nel 2010, la rivista Nature ha incluso il duo tra i principali negazionisti della scienza. Mark Geier, con un dottorato in genetica, e suo figlio David, laureato in biologia, hanno promosso terapie contro l’autismo, come la chelazione e l’uso di Lupron, un farmaco per il trattamento del cancro alla prostata. Tuttavia, la licenza medica di Mark Geier è stata sospesa o revocata in tutti gli stati in cui era autorizzato a esercitare, a causa di preoccupazioni sui suoi metodi e sulla validità delle sue ricerche.

La necessità di rigorosità scientifica nella ricerca sull’autismo

Un esempio di scarsa rigorosità scientifica da parte dei Geier è emerso quando il loro comitato di revisione istituzionale è stato giudicato inadeguato. Composto da membri con legami diretti con i Geier, il comitato ha sollevato dubbi sulla validità delle loro pubblicazioni. Nel 2017, un articolo firmato da loro è stato ritirato dagli editori a causa di conflitti di interesse non dichiarati e di errori significativi, evidenziando ulteriormente la mancanza di rigore nella loro ricerca. La nuova iniziativa dei NIH solleva interrogativi su come verrà condotta la ricerca e se comporterà ulteriori spese oltre ai 419 milioni di dollari già investiti annualmente negli Stati Uniti per la ricerca sull’autismo.

Conclusioni e preoccupazioni per la salute pubblica

Sebbene una ricerca ben condotta sarebbe ben accolta dalla comunità scientifica, molti temono che l’obiettivo dell’amministrazione Trump sia quello di dimostrare un legame tra vaccini e autismo, nonostante le evidenze contrarie. Alison Singer, presidente dell’Autism Science Foundation, ha dichiarato che l’intento sembra essere quello di “dimostrare che i vaccini causano autismo, anche se non lo fanno”. In un contesto di crescente incidenza di morbillo, questa direzione appare estremamente preoccupante e potenzialmente dannosa per la salute pubblica. È fondamentale che la ricerca futura sia condotta con rigore e integrità per garantire la sicurezza e il benessere della popolazione.