La Complessità dei Canti delle Balene
Recenti ricerche hanno rivelato una sorprendente complessità nei canti delle balene, mostrando somiglianze con le strutture linguistiche umane. Questi studi sfidano le convinzioni tradizionali sulla nostra unicità e ampliano la comprensione dell’evoluzione del linguaggio. Inoltre, pongono interrogativi fondamentali sulla comunicazione tra specie evolutivamente distanti.
Le Abilità Comunicative delle Balene
Simon Kirby, professore di evoluzione del linguaggio all’Università di Edimburgo, sottolinea che le abilità comunicative delle balene possono impressionarci e umiliarci. Queste scoperte aprono nuove strade per comprendere il linguaggio di altre specie e il nostro modo di comunicare. Un numero crescente di studi suggerisce che molte forme di vita animale possiedono sistemi di comunicazione complessi, un tempo considerati esclusivamente umani.
Il Primo Studio: Analisi dei Canti delle Balene
Nel primo studio, l’etologo Mason Youngblood dell’Università di Stony Brook ha analizzato l’efficienza comunicativa di 51 lingue umane e oltre 65.000 sequenze di canti di balene. Youngblood ha osservato che:
- La selezione naturale favorisce forme di comunicazione che permettono la trasmissione rapida e chiara di informazioni vitali.
- I segnali complessi possono veicolare una maggiore quantità di informazioni, ma richiedono tempo ed energia.
- Comunicare può attirare l’attenzione di predatori.
Per quantificare l’efficienza comunicativa, Youngblood ha applicato due leggi linguistiche: la legge di Menzerath e la legge di abbreviazione di Zipf. I risultati hanno mostrato che:
- Le chiamate di 11 delle 16 specie analizzate seguivano la legge di Menzerath.
- Solo le balene megattere e le balene blu hanno dimostrato di abbracciare la legge di abbreviazione di Zipf.
Il Secondo Studio: Canti delle Megattere
Il secondo studio si è concentrato sui canti delle balene megattere, utilizzando metodi quantitativi per analizzare il linguaggio nei neonati umani. Ricerche precedenti avevano identificato un attributo distintivo del linguaggio umano, noto come distribuzione zipfiana, che facilita l’apprendimento linguistico. I canti delle megattere presentano una complessità simile, con elementi sonori che si uniscono per formare frasi e canti.
Analisi delle Registrazioni di Megattere
Per testare la teoria, i ricercatori hanno analizzato otto anni di registrazioni di megattere. I risultati hanno rivelato che:
- I canti delle balene megattere presentano una struttura statistica simile a quella del linguaggio umano.
- Le lunghezze delle sottosequenze seguono la legge di brevità di Zipf.
Inbal Arnon, psicologa dello sviluppo, ha dichiarato che l’applicazione di metodi di apprendimento linguistico infantile ha permesso di scoprire una struttura precedentemente non identificata nei canti delle balene. Ellen Garland ha aggiunto che, sebbene i canti non abbiano il significato semantico del linguaggio umano, questa scoperta suggerisce che tali comportamenti culturali possano fornire preziose intuizioni sull’evoluzione della comunicazione complessa nel regno animale.

Conclusioni e Implicazioni
Entrambi gli studi, pubblicati su riviste scientifiche di prestigio, contribuiscono a un dibattito sempre più ricco sulla comunicazione animale e le sue implicazioni per la comprensione del linguaggio umano. Queste scoperte offrono nuove prospettive sulla complessità della comunicazione nel regno animale e sull’evoluzione del linguaggio.
