La decisione di Meta e le sue implicazioni sulla disinformazione climatica
La recente scelta di Meta, la società madre di Facebook e Instagram, di interrompere il programma di verifica dei fatti e di ridurre la moderazione dei contenuti ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla qualità delle informazioni su queste piattaforme social. Questo cambiamento potrebbe favorire un aumento della disinformazione climatica, con il rischio di diffondere affermazioni fuorvianti, specialmente in situazioni di crisi come catastrofi naturali.
Il Climate Science Information Center di Meta
Nel 2020, Meta aveva introdotto il Climate Science Information Center su Facebook, un’iniziativa progettata per contrastare la disinformazione legata al clima. Attualmente, i verificatori di fatti di terze parti collaborano con Meta per identificare e segnalare contenuti falsi o ingannevoli. Le politiche attuali prevedono che i verificatori di fatti diano priorità a:
- Informazioni false che stanno guadagnando viralità
- Bufale e affermazioni dimostrabilmente errate
- Contenuti di opinione che non contengono affermazioni false
A partire da marzo 2025, Meta interromperà i suoi accordi con le organizzazioni di verifica dei fatti statunitensi, ma i cambiamenti non influenzeranno i contenuti di verifica dei fatti per gli utenti al di fuori degli Stati Uniti.
La verifica dei fatti come strumento contro la disinformazione
La verifica dei fatti si è dimostrata un efficace strumento per contrastare la disinformazione climatica. Studi sulla comunicazione riguardante il cambiamento climatico evidenziano come le verifiche possano contribuire a correggere informazioni errate, anche in ambito politico. Tuttavia, l’efficacia di queste verifiche è influenzata da diversi fattori, tra cui:
- Le credenze e l’ideologia degli individui
- Le conoscenze pregresse
- La scelta di messaggi che risuonano con i valori del pubblico
È fondamentale utilizzare messaggeri fidati e fare appello a norme sociali condivise per comunicare efficacemente.
La diffusione della disinformazione durante le crisi
Con l’aumento della frequenza e dell’intensità di eventi meteorologici estremi, l’attenzione sui social media riguardo al cambiamento climatico tende a crescere durante le crisi, per poi diminuire rapidamente. Tuttavia, la diffusione di immagini false, spesso generate da software di intelligenza artificiale, contribuisce a creare confusione online.
Distinguere tra disinformazione e misinformation
È cruciale distinguere tra disinformazione e misinformation. La disinformazione si riferisce a contenuti falsi o fuorvianti condivisi senza l’intento di ingannare, mentre la misinformation è quella diffusa con l’intento di ingannare. Le campagne di disinformazione sono già in atto, come dimostrato da recenti eventi in Hawaii.
Le sfide della moderazione dei contenuti
Le affermazioni false possono diffondersi rapidamente, e il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha citato le Community Notes di X come fonte di ispirazione per i cambiamenti previsti nella moderazione dei contenuti. Tuttavia, la rapidità con cui si propagano le falsità rappresenta una sfida significativa. Ricerche recenti hanno dimostrato che il tempo di risposta delle Community Notes è troppo lento per fermare la diffusione della disinformazione.
Strategie per combattere la disinformazione climatica
Limitarsi a condividere più fatti non è sufficiente per combattere la diffusione di affermazioni false. È necessario spiegare che esiste un consenso scientifico sul cambiamento climatico e adottare un approccio di “inoculazione” per ridurre l’influenza delle affermazioni false.
Il ruolo attivo degli utenti nella verifica dei fatti
Con l’evoluzione delle politiche di moderazione, gli utenti dei social media dovranno assumere un ruolo attivo nella verifica dei fatti. Per prevenire la disinformazione climatica in modo efficace, è fondamentale iniziare con informazioni accurate e fornire avvisi riguardo ai miti, spiegando perché le affermazioni sono inaccurate.
Conclusioni sulla disinformazione climatica
Durante le crisi legate al cambiamento climatico, le persone cercano informazioni affidabili per prendere decisioni cruciali. Tuttavia, le nuove politiche di moderazione dei contenuti di Meta potrebbero aggravare le condizioni per la rapida diffusione di contenuti fuorvianti. È essenziale che l’industria tecnologica prenda misure per moderare le informazioni false online.
Fonti e Riferimenti dell'Articolo:
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