La Verità Nascosta sull’Obesità: Oltre il BMI

Ridefinire l'obesità attraverso una prospettiva olistica e personalizzata

L’obesità, attualmente definita utilizzando l’indice di massa corporea (BMI), rappresenta un tema di discussione globale che ha coinvolto esperti di varie discipline. Il BMI, calcolato come il rapporto tra peso e altezza al quadrato, è uno strumento comune per valutare l’obesità, ma non tiene conto di altri fattori cruciali per la salute e il benessere.

Recenti studi hanno evidenziato che il rischio per la salute legato all’obesità non dipende solo dal peso corporeo, ma anche dalla distribuzione del grasso nel corpo e dalla presenza di eventuali problemi di salute correlati. Ad esempio, il grasso accumulato intorno alla vita e agli organi interni può rilasciare molecole dannose nel sangue, aumentando il rischio di malattie come il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e l’osteoartrite.

Il BMI, sebbene ampiamente utilizzato, non è un indicatore perfetto di obesità e rischio per la salute. Atleti con una maggiore massa muscolare possono avere un BMI elevato senza necessariamente essere in sovrappeso a causa di grasso corporeo in eccesso. Allo stesso tempo, persone con un BMI superiore a 30 potrebbero non presentare problemi di salute associati all’obesità se il loro peso è principalmente dovuto alla massa muscolare.

Federazione Mondiale dell’Obesità

Per affrontare queste sfide, la Commissione Lancet Diabetes & Endocrinology sulla Definizione e Diagnosi dell’Obesità Clinica ha proposto una nuova classificazione dell’obesità. Oltre al BMI, la definizione include misurazioni come la circonferenza vita per valutare la distribuzione del grasso corporeo e identificare segni e sintomi di cattiva salute correlati all’obesità.

La commissione ha individuato due categorie di obesità: clinica e preclinica. L’obesità clinica è caratterizzata da segni e sintomi di disfunzione organica e difficoltà nelle attività quotidiane, mentre l’obesità preclinica indica livelli elevati di grasso corporeo senza manifestazioni di malattia. Entrambe le categorie richiedono approcci differenziati per la gestione e il trattamento.

Per le persone con obesità clinica, è essenziale accedere a cure sanitarie efficaci per migliorare i problemi di salute associati all’obesità. Questo potrebbe includere interventi mirati alla gestione delle complicanze e trattamenti specifici per ridurre la massa grassa. D’altra parte, per coloro con obesità preclinica, l’obiettivo è ridurre il rischio e prevenire eventuali problemi di salute futuri attraverso consulenze sanitarie e supporto per il cambiamento comportamentale.

L’adozione di questi nuovi criteri diagnostici nell’ambito clinico e nelle linee guida nazionali e internazionali potrebbe migliorare la gestione e il trattamento dell’obesità, garantendo approcci personalizzati e mirati. Educare il pubblico e formare i professionisti sanitari sono passaggi cruciali per promuovere una migliore comprensione dell’obesità e ridurre lo stigma associato alle persone con corpi più grandi.

In conclusione, la ridefinizione dell’obesità e l’adozione di approcci più olistici potrebbero rappresentare un passo avanti nella lotta contro questa condizione e nel migliorare la salute e il benessere delle persone affette.

Uomo si allena
Alcuni atleti hanno un BMI nella categoria dell’obesità.
Tima Miroshnichenko/Pexels

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