Le ossa fossilizzate precedentemente identificate come appartenenti all'”Uomo di Ushikawa”, ritenute tra i fossili umani più antichi del Giappone, sono in realtà di un antico orso bruno. La scoperta, basata su una nuova ricerca condotta da Gen Suwa, antropologo dell’Università di Tokyo, ha messo in discussione la teoria che queste ossa risalissero a più di 20.000 anni fa e appartenessero a un essere umano.
I fossili furono scoperti tra il 1957 e il 1959 nella città di Toyohashi, circa 225 chilometri a sud-ovest di Tokyo, ma sin dagli anni ’80 sono stati sollevati dubbi sulla loro identità. La ricerca pubblicata nel dicembre 2024 sulla rivista Anthropological Science ha confermato che le ossa appartengono a un orso bruno (Ursus arctos), non a un essere umano. Le ossa in questione erano state inizialmente identificate come l’osso del braccio (omero) e la testa di un femore umano, ma un esame visivo e una tomografia computerizzata (TC) hanno rivelato che l’osso dell’avambraccio apparteneva in realtà a un orso bruno, e lo stesso vale per la testa del femore.
La confusione potrebbe essere stata causata dal fatto che, al tempo della scoperta, le ossa di orso non erano comuni nei siti archeologici giapponesi di quel periodo, e i paleontologi giapponesi avevano una conoscenza limitata di come apparissero. Nonostante ciò, gli scienziati degli anni ’50 avevano comunque fornito descrizioni dettagliate e accurate delle ossa, che erano state raccolte in vari scavi nel corso dei decenni. La scoperta che queste ossa non sono umane cambia significativamente la storia della preistoria giapponese.
I fossili presunti umani, che prendevano il nome dal distretto di Ushikawa di Toyohashi, avevano alimentato la convinzione che il Giappone avesse posseduto alcuni dei fossili umani più antichi. Tuttavia, ora risulta che i più antichi fossili umani rinvenuti nella terraferma giapponese provengono da una cava di calcare vicino alla città di Hamakita, che contiene frammenti di ossa umane risalenti a circa 14.000-17.000 anni fa.
Questa scoperta non è la prima volta che le ossa umane e quelle di orso sono state confuse. Un caso simile si verificò in Alaska negli anni ’90, quando un osso ritenuto appartenente a un orso fu successivamente identificato come parte di un osso umano, risalente a circa 3.000 anni fa. In sintesi, i fossili dell'”Uomo di Ushikawa”, ritenuti fino ad oggi tra i più antichi del Giappone, sono in realtà i resti di un antico orso bruno. Questa nuova analisi storica sposta la datazione dei più antichi fossili umani conosciuti del Giappone, ridisegnando la comprensione della preistoria giapponese.
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