I tatuaggi intricati incisi sulla pelle delle antiche mummie sudamericane sono stati finalmente svelati in tutta la loro magnificenza. Un team di scienziati ha utilizzato una tecnica simile a quella impiegata nello studio dei fossili di dinosauri per rivelare i dettagli accurati dei tatuaggi elaborati scoperti sulle mummie della cultura Chancay, risalenti a circa 1.200 anni fa in Perù.
Fluorescenza stimolata al laser: la chiave per rivelare i tatuaggi antichi
La fluorescenza stimolata al laser ha permesso di ammirare i tatuaggi in tutta la loro gloria, eliminando i segni del tempo e del degrado accumulati nei secoli, come spiega il paleontologo Thomas Kaye della Foundation for Scientific Advancement negli Stati Uniti. La cultura Chancay, famosa per i suoi tessuti prodotti in grande quantità, ha dimostrato un notevole impegno anche nell’arte dei tatuaggi personali. Questo potrebbe indicare che i tatuaggi rappresentavano un secondo importante aspetto artistico, forse con profondi significati culturali o spirituali.
Una pratica antica e universale
L’essere umano ha adornato il proprio corpo con tatuaggi permanenti da tempi immemorabili. Le prime testimonianze di questa pratica risalgono a più di 5.000 anni fa in varie parti del mondo, sebbene sia difficile trovarle a causa del rapido deterioramento dei tessuti molli. Nei casi in cui la pelle è conservata, come nel caso delle mummie, i tatuaggi possono diventare difficili da distinguere poiché la pelle si scurisce e diventa coriacea, mentre l’inchiostro si diffonde nei tessuti circostanti.
La tecnologia al servizio dell’arte antica
Per risolvere questa sfida, Kaye e il paleobiologo Michael Pittman della Chinese University of Hong Kong hanno applicato la tecnica della fluorescenza stimolata al laser (LSF), precedentemente utilizzata per rivelare dettagli nascosti nei tessuti molli dei dinosauri. L’idea è nata due anni fa quando Judyta B k, una studentessa di dottorato dell’Istituto di Archeologia dell’Università Jagellonica di Cracovia, in Polonia, ha proposto di applicare questa tecnologia allo studio dei tatuaggi sulle mummie umane.
Dopo aver confermato che la tecnologia poteva essere adattata con successo, il team si è recato in Perù per raccogliere dati da diverse mummie. I risultati più sorprendenti sono stati ottenuti dagli individui della cultura Chancay. Questa è stata la prima volta in cui la tecnica della fluorescenza stimolata al laser è stata impiegata per analizzare le mummie tatuate, con risultati veramente straordinari.
Dettagli rivelati sotto la luce del laser
Durante la ricerca, sono stati esaminati più di 100 individui, rivelando che non tutti presentavano tatuaggi. Tuttavia, per coloro che li avevano, i tatuaggi brillavano intensamente sotto la stimolazione laser, mostrando dettagli e intricati disegni che erano stati nascosti per secoli.
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