Un tesoro straordinario è stato recentemente scoperto da archeologi spagnoli e tedeschi nella antica città di Ossirinco, vicino ad Al-Bahansa, in Egitto. La scoperta avvenuta in una tomba risalente all’era tolemaica 305-30 a.C. ha svelato una serie di reperti preziosi appartenenti a un individuo di nome Wen Nefer.
Manufatti ritrovati
- 13 lingue d’oro
- un dettaglio insolito e affascinante che offre nuove prospettive sulle credenze e sulle pratiche funerarie dell’epoca
Oltre alle lingue d’oro, la tomba conteneva una mummia con unghie d’oro, scarabei del cuore, amuleti, vasellame funerario e vasi canopi che custodivano gli organi del defunto. Le pareti erano dipinte con scene elaborate e dorate raffiguranti divinità, stelle e il processo di imbalsamazione.
Intuizioni importanti
Secondo Mohamed Ismail Khaled, Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità dell’Egitto, questa scoperta fornisce importanti intuizioni sulle tradizioni religiose e funerarie dell’era tolemaica ad Al-Bahnasa. Le lingue d’oro, in particolare, erano poste nelle bocche dei defunti per garantire loro la capacità di parlare nell’aldilà, durante il giudizio di Osiride.
Dettagli aggiuntivi
- 52 mummie risalenti all’era tolemaica
- vari amuleti e scarabei raffiguranti divinità come Horus, Thoth, Iside, Anubi, Osiride, Atum e Nut
Quattro sarcofagi di calcare erano ancora intatti, e in una camera sono stati trovati i resti mummificati di un uomo con una lingua d’oro e un scarabeo del cuore ancora al loro posto originale.
Gli affreschi presenti nella tomba sono straordinari: la dea Nut appare a petto nudo contro un cielo stellato, mentre altri dei vengono trasportati in barche funebri sotto cieli ricchi di stelle. Un uomo, forse Wen Nefer, viene raffigurato durante il processo di imbalsamazione per mano di Anubi, mentre le dee Iside e Nephtys osservano.
La tomba, una delle più elaborate mai scoperte, è un tesoro di storia e cultura che offre uno sguardo affascinante sulle credenze e sulle pratiche funerarie dell’antico Egitto. La speranza è che abbia portato conforto ai familiari dei defunti, sapendo che erano ben provvisti per il viaggio nell’aldilà.
Per ulteriori immagini dei reperti, è possibile visitare la pagina Facebook del Ministero del Turismo e delle Antichità Egiziano.
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