Il mistero della musica rinascosta nel Breviario di Aberdeen del 1510

La riscoperta di un antico canto cristiano e la cultura liturgica pre-riformista in Scozia

La musica ha il potere di trasportarci in mondi lontani, facendoci rivivere ricordi e atmosfere di epoche passate. Recentemente, i ricercatori hanno esaminato un frammento di spartito risalente al XVI secolo in Scozia, che ha permesso loro di ricreare un suono legato a una cultura di cui non è rimasta altra traccia musicale. Questo frammento musicale è stato scoperto nei margini di una pagina attaccata al Breviario di Aberdeen del 1510, un libro di grande importanza storica, essendo il primo tomo completo stampato in Scozia.

Il team di esperti dell’Università di Lovanio in Belgio e dell’Università di Edimburgo nel Regno Unito ha analizzato questo frammento musicale, che è stato associato a un antico canto cristiano chiamato “Servant of God, remember”, ancora eseguito in alcune chiese anglicane durante la Quaresima. Tuttavia, non è chiaro se le note fossero destinate a guidare strumenti musicali o un coro. Nonostante ciò, questo ritrovamento ha permesso agli studiosi di approfondire la loro comprensione della cultura liturgica pre-riformista in Scozia.

Il musicologo David Coney dell’Università di Edimburgo ha sottolineato l’importanza di questo ritrovamento, definendolo un prezioso artefatto delle tradizioni musicali e religiose scozzesi. Grazie alla parte tenore recuperata, è stato possibile ricostruire le altre parti mancanti dell’inno. La musica, identificata come una composizione polifonica su due linee, ha portato alla riscoperta di “Cultor Dei, memento”.

Questo documento musicale rappresenta uno dei pochissimi reperti sopravvissuti di quel periodo storico, offrendo uno sguardo unico sul panorama musicale del passato. La sua importanza è stata sottolineata anche dal musicologo James Cook, che ha evidenziato la ricchezza della tradizione musicale sacra scozzese, spesso sottovalutata.

Lo studio ha approfondito la storia della proprietà e della creazione del libro, individuando legami con la Cattedrale di Aberdeen e la Cappella di Santa Maria a Rattray nell’Aberdeenshire. Tuttavia, l’autore della musica rimane sconosciuto. Questa scoperta ha stimolato ulteriori ricerche su testi simili, con la speranza di trovare nuovi indizi musicali nei margini di altri libri antichi.

In conclusione, questa ricerca ha contribuito a illuminare un capitolo poco conosciuto della storia musicale scozzese, dimostrando che anche in un periodo di grandi cambiamenti come la Riforma, la produzione musicale di alta qualità era presente nelle cattedrali, chiese e cappelle scozzesi, confermando che la musica ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita culturale del paese.

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