I segreti nascosti di Mercurio: le immagini straordinarie di BepiColombo

Esplorazione e scoperte sul pianeta più vicino al Sole

A soli 295 chilometri sopra la superficie di Mercurio, la sonda di trasferimento BepiColombo dell’ESA ha immortalato splendide immagini ravvicinate durante il suo recente sorvolo del piccolo e assolato pianeta. Le fotografie ritraggono un mondo alle prese con estremi climatici, mostrando dettagliate vedute delle zone d’ombra permanenti all’interno dei crateri, illuminati dalla luce solare infinita. Si ipotizza che in queste zone d’ombra possa esserci uno strato di ghiaccio, contenente preziose informazioni che potrebbero aiutarci a svelare i misteri del passato di Mercurio e a proiettarci verso il suo futuro.

Durante la conferenza stampa annuale dell’ESA dell’9 gennaio, il Project Scientist Geraint Jones ha annunciato che il team di BepiColombo si impegnerà nelle prossime settimane per analizzare i dati raccolti durante questo sorvolo al fine di svelare il maggior numero possibile di segreti di Mercurio. Dopo aver completato le assistenze gravitazionali, la missione si prepara alla fase successiva, in vista della raccolta di dati nel 2027. Jones ha spiegato che la fase principale della missione potrebbe iniziare tra due anni, ma i sei sorvoli effettuati su Mercurio hanno già fornito preziose informazioni su questo pianeta poco esplorato.

polo nord di Mercurio
Dettaglio della regione del polo nord di Mercurio, scattata da M-CAM 1.
ESA/BepiColombo/MTM

Mercurio, un pianeta roccioso dalle dimensioni appena superiori a quelle della Luna, orbita a una distanza media di circa 58 milioni di chilometri dal Sole. La sua superficie è segnata dalla radiazione solare e dall’erosione del vento solare, mentre la sua sottile atmosfera è costantemente rigenerata da gas, meteoriti e plasma. Le temperature estreme variano da 430 gradi Celsius a mezzogiorno a -180 gradi Celsius all’alba, senza un’atmosfera significativa che possa regolare il calore. Al di sotto della superficie, si celano segreti che suscitano ipotesi, come il misterioso campo magnetico, la presenza di carbonio che potrebbe formare uno strato di diamante e possibili attività che potrebbero causare la contrazione graduale del pianeta nel tempo.

lato diurno di mercurio
Emisfero settentrionale di Mercurio ripreso da M-CAM 1.
ESA/BepiColombo/MTM

Lanciata nell’ottobre 2018, la missione BepiColombo mira a raccogliere dati sul magnetismo, sull’esosfera gassosa e sulle caratteristiche superficiali di Mercurio per spiegare le sue peculiarità. Le telecamere di monitoraggio della sonda hanno inviato immagini non solo della superficie di Mercurio, ma anche delle nuvole di Venere durante il passaggio ravvicinato. Gli astronomi hanno osservato un pianeta che subisce lentamente l’azione del tempo, con evidenze di impatti monumentali e di eruzioni vulcaniche. Ad esempio, la caratteristica chiamata Nathair Facula conserva i segni della più grande esplosione vulcanica conosciuta su Mercurio, contrassegnata da un cratere centrale largo circa 40 chilometri, mentre il cratere Fonteyn, formato solo 300 milioni di anni fa, brilla di giovinezza relativa.

Nel 2026, il Modulo di Trasferimento Mercurio di BepiColombo tornerà su Mercurio per rilasciare l’Orbitatore Planetario di Mercurio dell’ESA e l’Orbitatore Magnetosferico di Mercurio dell’Agenzia di Esplorazione Aerospaziale del Giappone, che raccoglieranno dati dalle loro altitudini sopra il pianeta nel corso del 2027. Questi orbiter non si avvicineranno a meno di 480 chilometri dalla superficie di Mercurio, offrendo le immagini più dettagliate del pianeta per un certo periodo. Grazie a queste missioni, la nostra conoscenza di questo mondo misterioso e estremo si arricchirà notevolmente, aprendo nuove prospettive di studio e scoperta.

emisfero settentrionale di Mercurio
Lava e detriti illuminano la superficie di Mercurio, come visto da M-Cam 2.
ESA/BepiColombo/MTM

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