I dinosauri hanno da sempre catturato l’immaginazione umana attraverso le generazioni, ma le loro origini esatte e la loro diffusione precoce sono rimaste a lungo avvolte nel mistero. I paleontologi hanno dedicato decenni al tentativo di ricomporre questo intricato puzzle, sostenendo inizialmente che i dinosauri avessero avuto origine nell’emisfero meridionale per poi espandersi gradualmente verso nord. Tuttavia, la recente scoperta di fossili nel Wyoming sta rivoluzionando questa narrazione consolidata.
Gli studiosi dell’Università di Wisconsin-Madison hanno identificato il dinosauro più antico mai rinvenuto in Nord America, battezzato Ahvaytum bahndooiveche.
Questo piccolo dinosauro, delle dimensioni di un pollo, visse circa 230 milioni di anni fa, spostando indietro nel tempo la presenza dei dinosauri nell’emisfero settentrionale di milioni di anni rispetto alle precedenti ipotesi.
- “Con questi fossili abbiamo il dinosauro equatoriale più antico del mondo – è anche il dinosauro più antico del Nord America”, ha dichiarato Dave Lovelace, ricercatore presso il Museo di Geologia dell’Università di Wisconsin.
La teoria scientifica predominante suggeriva che i dinosauri avessero avuto origine nella parte meridionale dell’antico supercontinente Pangea (Gondwana) per poi migrare nella parte settentrionale (Laurasia).
I fossili di Ahvaytum sono stati recuperati dalla Formazione Popo Agie, Wyoming, nel 2013, in una posizione vicina all’equatore nell’antica Laurasia. Questa specie fossilizzata è ora riconosciuta come il dinosauro più antico conosciuto di Laurasia, con un’età stimata di circa 230 milioni di anni, equiparabile ai primi dinosauri conosciuti di Gondwana.
Sebbene il fossile non fosse uno scheletro completo, includeva alcune ossa delle zampe.
Gli studiosi hanno ipotizzato che la specie fosse probabilmente imparentata con i sauropodi, i dinosauri erbivori noti per la loro imponente statura e i lunghi colli. Tuttavia, questa nuova specie, essendo un parente precoce, si distingueva per le sue dimensioni ridotte, misurando poco più di un piede di altezza e circa tre piedi di lunghezza dalla testa alla coda, simile a un pollo ma con una coda straordinariamente lunga.
Lovelace ha sottolineato che, nonostante l’immagine comune dei dinosauri come giganti imponenti, essi non hanno avuto un inizio così imponente. Le prove indicano che Ahvaytum abitasse Laurasia durante o poco dopo l’Episodio Carniano Pluviale, un periodo compreso tra 234 e 232 milioni di anni fa caratterizzato da un significativo cambiamento climatico.
Questo periodo è stato associato a una fase iniziale di aumento della diversità dei dinosauri, poiché le precipitazioni aumentarono rispetto ai periodi precedenti, trasformando le regioni desertiche in ambienti più favorevoli all’evoluzione precoce di questi animali. Inoltre, sono state individuate tracce di dinosauri primitivi in strati rocciosi leggermente più antichi di questa formazione, suggerendo che i dinosauri o creature affini fossero già presenti nella regione alcuni milioni di anni prima di Ahvaytum.
Lovelace ha concluso che questa scoperta sta ridefinendo la nostra comprensione delle origini e della diffusione dei dinosauri, dimostrando che essi erano presenti nell’emisfero settentrionale molto prima di quanto si pensasse.
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati nel Journal Zoological della Linnean Society, gettando nuova luce sulla storia evolutiva di questi affascinanti giganti preistorici.
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