Il mistero delle piccole bare rinvenute in un vulcano spento in Scozia

Il mistero delle piccole bare rinvenute in un vulcano in Scozia

Arthur’s Seat, il vulcano spento che si erge sopra Edimburgo, non è solo famoso per la sua geologia e i panorami mozzafiato, ma anche per una scoperta enigmatica che risale all’estate del 1836. Un gruppo di bambini, mentre esplorava le pendici nord-orientali di Arthur’s Seat alla ricerca di conigli, trovò una piccola grotta nascosta dietro delle lastre di ardesia. All’interno della grotta, disposte su tre livelli, erano state trovate 17 piccole bare, ognuna lunga circa 10 cm, contenenti figure di legno finemente realizzate. Le bare erano decorate con tessuti cuciti con grande cura, e le figure sembravano essere state scolpite da un artigiano esperto. Purtroppo, i bambini, non comprendendo l’importanza del loro ritrovamento, distrussero alcune delle bare, e delle 17 originali ne sono sopravvissute solo otto, che oggi sono esposte al Museo Nazionale della Scozia.

Le piccole bare sono state oggetto di numerose speculazioni e teorie fin dalla loro scoperta. Inizialmente, alcuni le collegarono a pratiche di stregoneria, interpretandole come artefatti di magia nera. I giornali locali, in quel periodo, le descrissero come “un laboratorio di incantesimi satanici”, suggerendo che fossero legate a culti oscuri. Tuttavia, altre teorie suggerirono che queste bare potessero avere uno scopo diverso. Alcuni ritenevano che fossero legate a tradizioni funerarie simboliche, ipotizzando che rappresentassero sepolture onorarie di persone morte lontano dalla loro terra. Una teoria interessante vedeva un legame con le superstizioni marinare, in cui oggetti come figure in miniatura venivano utilizzati come amuleti protettivi.

Una delle ipotesi più intriganti, ma anche controverse, collega le bare agli omicidi di Burke e Hare, due uomini che nel 1828 uccisero 16 persone per venderne i corpi agli anatomisti di Edimburgo. Secondo questa teoria, le bare avrebbero potuto rappresentare un omaggio simbolico alle vittime di questi omicidi, anche se vi sono delle discrepanze: le figure trovate nelle bare sono tutte maschili, mentre le vittime di Burke e Hare erano in gran parte donne. Questa incongruenza solleva dubbi sulla validità di questa connessione.

Le indagini moderne hanno offerto alcuni dettagli affascinanti sulle bare. Le figure sembrano essere state realizzate con giocattoli, forse soldatini di legno, e il tessuto che le ricopriva risale al 1830, suggerendo che le bare non furono sepolte per un lungo periodo prima della loro scoperta nel 1836. Questo dato è rilevante perché, insieme agli altri dettagli, fa pensare che le bare non siano state destinate a un rituale di sepoltura, ma piuttosto abbiano avuto un altro tipo di funzione o significato simbolico.

Nonostante i progressi nelle analisi, lo scopo originale delle bare rimane un mistero. Alcuni studiosi suggeriscono che fossero un tributo simbolico ai defunti, altri propongono che fossero oggetti rituali legati a credenze specifiche, mentre altri ancora pensano che potrebbero essere giocattoli trasformati per avere un significato simbolico. La scoperta continua a sollevare domande sulle pratiche culturali e le credenze del tempo, e, nonostante i secoli trascorsi, il mistero delle piccole bare di Arthur’s Seat non è stato ancora risolto. La loro esistenza affascina, spingendo sia storici che archeologi a cercare una spiegazione che potrebbe rivelare qualcosa di profondo sulle antiche tradizioni scozzesi e sulle pratiche rituali del passato.

Fonti e Riferimenti dell'Articolo: