LignoSat: lanciato il primo satellite in legno che punta a rivoluzionare lo spazio

Il primo satellite in legno al mondo apre nuove possibilità per un'esplorazione spaziale più sostenibile e rispettosa dell'ambiente.

La corsa verso un futuro più sostenibile si è spinta fino allo spazio. La JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, ha recentemente lanciato LignoSat, il primo satellite realizzato in legno. Questo innovativo veicolo spaziale è stato rilasciato dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) insieme ad altri quattro CubeSat nel dicembre scorso, segnando un passo importante nella ricerca di materiali alternativi ed ecologici per le missioni spaziali.

Perché il legno?

L’idea di utilizzare il legno nello spazio potrebbe sembrare inusuale, ma ha solide basi scientifiche. I ricercatori hanno sottoposto diverse specie di legno a condizioni simili a quelle spaziali per individuare il materiale più adatto. Dopo rigorosi test, la magnolia honoki si è rivelata la scelta ideale per la sua resistenza, leggerezza e stabilità in ambienti estremi. Questo legno è stato quindi utilizzato per costruire pannelli di 10 cm che compongono parte della struttura del satellite.

Analisi in orbita

La missione di LignoSat non è solo dimostrativa: attraverso sofisticati sensori, gli scienziati stanno monitorando come il legno reagisce alle condizioni spaziali. Le analisi si concentrano su:

  • Stress strutturale: per valutare la resistenza del materiale.
  • Temperature estreme e radiazioni: per misurare la tolleranza del legno a variazioni termiche e all’esposizione prolungata ai raggi cosmici.
  • Campo geomagnetico: per verificare se i componenti in legno influenzano le capacità tecnologiche del satellite.

Questi dati potrebbero aprire nuove strade nell’ingegneria spaziale, rendendo il legno una risorsa preziosa per missioni future.

Il problema dell’alluminio

Attualmente, la maggior parte dei satelliti è costruita con leghe di alluminio, un materiale leggero e resistente, ma non privo di svantaggi. Quando i satelliti rientrano nell’atmosfera terrestre, l’alluminio bruciato produce ossidi che contribuiscono al deterioramento dello strato di ozono. Questo rende necessario trovare materiali alternativi e meno inquinanti.

Una soluzione ecologica

L’utilizzo del legno di magnolia rappresenta un’alternativa promettente. Essendo completamente combustibile e privo di metalli pesanti, il legno non rilascia composti dannosi nell’atmosfera al momento del rientro. Se il progetto LignoSat avrà successo, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per l’esplorazione spaziale, in cui tecnologia e sostenibilità andranno di pari passo.

Un futuro più verde nello spazio

“Mentre il legno nello spazio può sembrare un’idea fuori dagli schemi, speriamo che LignoSat dimostri che i materiali naturali possono essere una soluzione innovativa per ridurre l’impatto ambientale dei satelliti”, ha dichiarato Meghan Everett, vicedirettrice scientifica della ISS della NASA, durante una conferenza stampa.

Con progetti come LignoSat, non si sta solo esplorando lo spazio, ma anche un futuro in cui la tecnologia avanzata può rispettare il pianeta. Questa missione non è solo un esperimento, ma un simbolo di come la scienza e l’ecologia possano lavorare insieme per il bene della Terra e dell’universo.

Fonte: https://www.nasa.gov/image-article/jaxas-first-wooden-satellite-deploys-from-space-station/