La Luna, nostro satellite fedele e silente, può apparire come una sfera gelida e immobile, priva di vita e mistero. Ma quanto freddo abita davvero sulla sua superficie argentea? Quali temperature si celano nelle sue eterne albe e nei suoi lunghi crepuscoli?
La danza delle temperature lunari
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la Luna non è sempre così gelida come appare. Proprio come accade sulla Terra, le temperature lunari subiscono drammatiche variazioni in base all’esposizione alla luce solare. Tuttavia, i suoi estremi termici sono ben più esasperati.
“Le temperature della superficie lunare oscillano in modo selvaggio, passando da un caldo estremo a un freddo glaciale,” spiega John Monnier, professore di astronomia presso l’Università del Michigan. Durante il giorno lunare, la temperatura può superare i 100 gradi Celsius (212 gradi Fahrenheit), mentre nel lungo gelo notturno scende a -100 gradi Celsius (-148 gradi Fahrenheit).
Un contrasto sconvolgente con la Terra
In confronto, la Terra vive una realtà ben più temperata, con una media di 15 gradi Celsius e oscillazioni molto più contenute, che vanno dai -89 gradi Celsius ai 57 gradi Celsius (134 gradi Fahrenheit). Ma perché questa differenza così marcata tra due corpi celesti situati alla stessa distanza dal Sole, ossia 150 milioni di chilometri?
L’atmosfera: un guscio protettivo mancante sulla Luna
Il primo segreto risiede nell’atmosfera terrestre, una barriera invisibile che intrappola il calore e modera le temperature. La Luna, priva di questa protezione, è esposta senza filtri ai raggi solari durante il giorno, mentre di notte, senza alcuna copertura, disperde il calore accumulato in un abisso di freddo cosmico.
Oceani contro rocce: la memoria termica della Terra
Un altro fattore chiave è la presenza degli oceani terrestri, vasti serbatoi di calore che assorbono e rilasciano energia in modo graduale, mitigando le variazioni di temperatura. La Luna, al contrario, con il suo suolo arido e roccioso, assorbe e rilascia calore rapidamente, surriscaldandosi o gelandosi con la stessa velocità di un forno esposto alle intemperie.
Un giorno lunare lungo un mese
Infine, la lunghezza dei giorni e delle notti lunari amplifica queste escursioni estreme. Ogni ciclo giorno-notte della Luna dura quasi un mese terrestre, il che significa che le sue superfici sono esposte a periodi prolungati di luce incandescente e buio glaciale.
Un Mondo di Contrasti Estremi
La Luna, con i suoi deserti infuocati e le sue notti eterne, ci ricorda quanto sia fragile l’equilibrio che rende la Terra un luogo abitabile. Nel suo silenzio, essa ci sussurra storie di un mondo dove il calore e il gelo si alternano in un’incessante battaglia, offrendoci un affascinante specchio di quanto l’umanità debba al proprio piccolo guscio di atmosfera e acqua.
La Luna, misteriosa e affascinante, cela segreti anche nel suo suolo. Conosciuto come regolite, il terreno lunare si comporta come un eccellente isolante termico. “La regolite trattiene sia il caldo sia il freddo, proteggendo il sottosuolo dagli estremi climatici della superficie,” spiega John Monnier, professore di astronomia presso l’Università del Michigan. Tuttavia, non essendo un buon conduttore, il calore e il freddo si diffondono con lentezza al di sotto della superficie lunare.
Le Temperature Sotto la Superficie
Durante le missioni Apollo 15 e 17, gli astronauti hanno misurato il flusso di calore sotto il suolo lunare. A una profondità di 35 centimetri (14 pollici), le temperature risultavano mediamente tra 40 e 45 kelvin più calde rispetto alla superficie, dimostrando che il sottosuolo è significativamente meno influenzato dagli sbalzi termici.
Vicino all’equatore lunare, le temperature raggiungono i 121 °C (250 °F) sotto la luce del Sole, per poi precipitare a -133 °C (-207 °F) durante la notte. Questi estremi fanno della Luna il corpo celeste con l’ambiente termico più estremo del sistema solare, subito dopo Mercurio.
I Poli Lunari: Ombre Eterne e Ghiaccio Nascosto
Le regioni polari della Luna raccontano un’altra storia. Qui, il Sole non si alza mai oltre 1,5 gradi sopra l’orizzonte, creando lunghe ombre che ruotano insieme al satellite. Alcuni crateri ai poli restano in una perenne oscurità, chiamati regioni permanentemente in ombra.
Monnier ipotizza che questi crateri, schermati dalla luce solare diretta e riflessa, potrebbero contenere ghiaccio intrappolato da miliardi di anni. Questo ghiaccio rappresenterebbe una risorsa preziosa per future missioni umane, fornendo acqua per la sopravvivenza e persino per la produzione di carburante.
Nel 2022, grazie alla telecamera termica a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), la NASA ha scoperto che alcune aree ombreggiate all’interno delle fosse lunari rimangono a una temperatura stabile di circa 17 °C (63 °F), rendendole potenziali luoghi ideali per insediamenti umani.
Il gelo estremo dei crateri ombrosi
Nonostante questa scoperta incoraggiante, alcune zone della Luna potrebbero essere tra i luoghi più freddi del sistema solare. I crateri al polo sud lunare, doppiamente schermati dal calore solare diretto e riflesso, potrebbero raggiungere temperature incredibilmente basse, fino a -248,15 °C.
Comprendere le variazioni di temperatura sulla Luna è cruciale per il successo delle future esplorazioni. Prima di immaginare soggiorni umani prolungati o basi permanenti, sarà essenziale progettare attrezzature e strutture in grado di resistere agli sbalzi termici estremi.
“Se vogliamo stabilire una presenza duratura sulla Luna o sviluppare strumenti scientifici efficienti, dobbiamo capire come la regolite interagisce con l’ambiente termico,” sottolinea Monnier. “Questo ci permetterà di costruire tecnologie che possano affrontare le sfide lunari e durare nel tempo.”
La Luna, con i suoi estremi di luce e ombra, ci sfida a immaginare un futuro di resilienza e adattamento, spingendoci a esplorare e innovare per conquistare un mondo tanto ostile quanto affascinante.
Fonte:
https://www.livescience.com/space/the-moon/what-temperature-is-the-moon