Il mistero di Rujm el-Hiri: nuove scoperte sconvolgenti

Uno studio rivela la vera storia dietro la 'Ruota dei Fantasmi' nel Golan

Sull’altopiano delle alture del Golan, nel sud-ovest della Siria, si erge il sito antico di Rujm el-Hiri, conosciuto anche come la ‘Ruota dei Fantasmi’. Questo monumento, un tempo considerato un osservatorio astronomico, ha da sempre affascinato gli studiosi. Tuttavia, un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Tel Aviv e dell’Università Ben-Gurion del Negev in Israele ha sollevato dubbi sul suo presunto scopo originario.

Secondo la ricerca, Rujm el-Hiri ha subito significativi spostamenti nel corso degli ultimi millenni, perdendo così l’allineamento preciso con i corpi celesti che si osserva oggi. Gli studiosi hanno impiegato una combinazione di tecniche avanzate, tra cui l’analisi geomagnetica, la ricostruzione tettonica e il rilevamento remoto, per giungere a questa conclusione.

Mappa delle informazioni geomagnetiche
Un’analisi geofisica dell’area intorno a Rujm el-Hiri.
Khabarova et al., Teledetection, 2024

L’evoluzione tettonica della regione ha plasmato la struttura geologica di Rujm el-Hiri, causando la rotazione dei blocchi e il conseguente spostamento della sua posizione nel corso del tempo. Secondo gli studiosi, la costruzione del sito potrebbe risalire addirittura al 4500 a.C., con successive modifiche e aggiunte fino all’età del bronzo, intorno al 3600-2300 a.C.

Vista aerea del monumento
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Le ipotesi precedenti che consideravano Rujm el-Hiri come una fortezza o uno spazio di raduno regionale sono ora messe in discussione. Il sito è composto da un tumulo centrale circondato da cerchie concentriche di pietra basaltica, che si estendono per circa 150 metri. Ulteriori strutture, muri e tumuli funerari sono stati identificati nelle vicinanze, suggerendo una complessa storia di riutilizzo e ristrutturazione nel corso dei secoli.

Questo studio rappresenta un importante passo avanti nell’analisi dei siti archeologici nel Levante meridionale, grazie all’integrazione di tecniche scientifiche avanzate. Gli studiosi sono fiduciosi che ulteriori scoperte possano emergere dalla regione, offrendo nuove prospettive sulla storia e la funzione di antichi monumenti come Rujm el-Hiri.

Le implicazioni di questa ricerca vanno ben oltre i confini del Levante, aprendo la strada a studi comparativi con altre strutture megalitiche e tumuli in tutto il mondo. La possibilità di addestrare modelli AI per individuare simili strutture in immagini satellitari potrebbe rivoluzionare il modo in cui esploriamo e comprendiamo il nostro passato.

Il lavoro dei ricercatori è stato pubblicato su Remote Sensing, gettando nuova luce su un enigma antico che continua a suscitare interesse e curiosità nella comunità scientifica.

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