Al largo delle coste dell’Oregon, negli Stati Uniti, un titano sommerso scrive una nuova pagina nella storia della geologia. Il Monte Axial, un vulcano sottomarino di straordinaria complessità, cattura l’attenzione di scienziati e sismologi di tutto il mondo. Monitorato con dedizione dalla rete di sensori della Ocean Observatories Initiative Regional Cabled Array (OOI-RCA), il gigante di 300 miglia si prepara forse a un’altra eruzione spettacolare.
Segnali dal profondo
Dai dati raccolti, emerge un quadro intrigante: la sismicità del Monte Axial è in aumento costante dall’inizio del 2024. Questo comportamento, unito al gonfiarsi del suolo vulcanico fino a raggiungere il 95% del livello pre-eruzione del 2015, suggerisce che il magma potrebbe presto rompere il fondale oceanico. Secondo il team di ricerca, che include luminari dell’Oregon State University, “Axial presenta un’alimentazione continua ma variabile di magma, rendendolo un laboratorio naturale unico per comprendere il vulcanismo sottomarino.”
Il ciclo della vita vulcanica
Ogni eruzione del Monte Axial rappresenta una coreografia complessa di eventi geologici. Dopo ogni scarico di magma, come avvenuto nel 1998, 2011 e 2015, il serbatoio sotterraneo si svuota e poi si rigenera lentamente. Il suolo si gonfia progressivamente, mentre l’attività sismica intensifica il suo ritmo, fino al momento culminante in cui la pressione e le forze tettoniche scatenano un’eruzione. Questi eventi non solo trasformano il paesaggio del fondale marino, ma forniscono dati preziosi che permettono agli scienziati di affinare i modelli predittivi.
Una profezia di fuoco
Prevedere un’eruzione vulcanica con precisione è una sfida formidabile, ma il comportamento relativamente regolare del Monte Axial offre una rara opportunità. “Con tre eruzioni in meno di trent’anni, Axial ci permette di esplorare nuovi parametri di previsione che potrebbero avere implicazioni globali,” osservano i ricercatori. Questo lavoro pionieristico potrebbe non solo migliorare il monitoraggio dei vulcani oceanici, ma anche offrire strumenti avanzati per affrontare minacce vulcaniche terrestri, come quelle rappresentate dai Campi Flegrei in Italia.
Un mondo da scoprire
Mentre l’imminente eruzione del Monte Axial non rappresenta un pericolo diretto per la costa americana, il suo studio è cruciale per l’umanità. La comprensione dei processi vulcanici sottomarini non solo arricchisce la nostra conoscenza del pianeta, ma contribuisce a sviluppare tecnologie per prevedere eruzioni potenzialmente devastanti vicino a centri abitati. Axial è, dunque, un’arena di scoperte, dove il dialogo tra scienza e natura si traduce in un futuro più sicuro per tutti.
Il Monte Axial ci invita a scrutare l’abisso e a riconoscere la forza inesorabile della Terra, che si esprime con bellezza e potenza anche nei luoghi più remoti del nostro pianeta.
Fonte:
https://agu.confex.com/agu/agu24/meetingapp.cgi/Paper/1560361