L’epidemia invernale del norovirus negli Stati Uniti: cosa c’è dietro questo aumento repentino?

Un'analisi approfondita sull'esplosione dei casi di norovirus e le misure preventive da adottare

Il

norovirus

, conosciuto anche come virus responsabile della ‘gastroenterite’ o ‘malattia da vomito invernale‘, sta creando più problemi del solito negli Stati Uniti in questo inverno. A partire dal 5 dicembre, appena un mese dopo l’inizio della stagione di diffusione tipica, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti hanno segnalato un aumento significativo dei casi, con ben 91 casi di norovirus registrati in soli 7 giorni. Questo rappresenta un notevole aumento rispetto all’anno precedente, quando, nello stesso periodo del 2020, i CDC avevano riportato solo 2 casi di norovirus. In passato, la più grande epidemia di norovirus invernale aveva coinvolto solo 56 casi.

La causa di questo repentino aumento di casi è attualmente sconosciuta, ma è evidente che la malattia sta emergendo in focolai. Più di 40 casi di norovirus a dicembre sono stati segnalati nel Minnesota, dove le autorità sanitarie hanno rilevato un numero di casi quasi doppio rispetto alla media. Jessica Hancock-Allen, direttrice della divisione delle malattie infettive presso il Dipartimento della Salute del Minnesota, ha lanciato un appello affinché il pubblico presti particolare attenzione durante le riunioni festive, al fine di evitare la diffusione della malattia tra familiari e amici.

Diffusione del norovirus
Infografica del CDC sulla diffusione del norovirus.
CDC

Il norovirus è un patogeno diverso dall’influenza, nonostante venga spesso confuso con essa. Questo virus provoca infiammazione gastrointestinale che si manifesta con sintomi come vomito, diarrea, dolori addominali e febbre, con una durata tipica di uno o tre giorni. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto diretto con persone infette, sebbene il cibo contaminato possa anche veicolare il virus.

Le infezioni da norovirus sono più comuni durante i mesi invernali, quando le persone trascorrono più tempo al chiuso. Il virus sembra resistere bene al freddo e può essere contagioso nelle feci di una persona anche prima che essa mostri sintomi, rendendo la sua diffusione particolarmente insidiosa. Le autorità sanitarie raccomandano ai pazienti affetti da norovirus di rimanere a casa e isolarsi per almeno due giorni dopo la scomparsa dei sintomi, bevendo molta acqua per prevenire la disidratazione.

La prevenzione dell’infezione da norovirus è fondamentale e può essere ottenuta con una corretta igiene delle mani utilizzando acqua calda e sapone, soprattutto prima di manipolare cibo o sedersi a tavola. È importante notare che la maggior parte dei disinfettanti per le mani non è efficace contro il norovirus. Inoltre, il virus può sopravvivere sulle superfici per settimane, pertanto è essenziale disinfettare immediatamente le aree contaminate con una soluzione di candeggina al cloro.

Il totale cumulativo dei casi di norovirus tra agosto e il 5 dicembre ha raggiunto quasi 500. I dati relativi al resto di dicembre non sono ancora stati pubblicati dai CDC, ma dopo le festività natalizie, c’è stata certamente un’ampia opportunità per ulteriori diffusione del virus.

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