Enormi detriti di razzo da 500 kg si schiantano su un villaggio in Kenya: la sindrome di Kessler è vera?

Enormi detriti di razzo da 500 kg si schiantano su un villaggio in Kenya: la sindrome di Kessler è vera?

Il 30 dicembre 2024, un oggetto metallico di circa 500 kg, ritenuto un frammento di razzo, si è schiantato nel villaggio di Mukuku, nella contea di Makueni, in Kenya. Secondo la Kenya Space Agency (KSA), l’oggetto in questione è un anello metallico di circa due metri e mezzo di diametro, utilizzato come parte di un veicolo di lancio. L’agenzia ha rassicurato il pubblico, spiegando che l’oggetto non rappresentava una minaccia immediata per la sicurezza. Non sono state segnalate vittime, e i detriti sono stati recuperati per ulteriori analisi. L’incidente, pur essendo il primo di questo tipo in Kenya, solleva preoccupazioni globali sul crescente problema dei detriti spaziali.

Il fenomeno dei detriti spaziali è una minaccia in crescita, con oggetti che si accumulano nell’orbita terrestre bassa (LEO), dove si trovano la maggior parte dei satelliti. Questo ha sollevato timori riguardo alla cosiddetta sindrome di Kessler, un ipotetico scenario in cui la densità degli oggetti nello spazio raggiunge un livello critico, causando collisioni a catena tra detriti e satellite. Queste collisioni potrebbero creare un campo di detriti così denso da rendere l’orbita terrestre inaccessibile, minacciando le missioni spaziali future e interrompendo l’era spaziale come la conosciamo.

La sindrome di Kessler, proposta dal NASA scienziato Donald J. Kessler nel 1978, rimane una preoccupazione crescente, soprattutto poiché la quantità di materiali in orbita è aumentata drasticamente negli ultimi anni. Secondo la NASA, ci sono attualmente circa 6.000 tonnellate di detriti in orbita terrestre, e questo numero continuerà a crescere con l’intensificarsi delle attività spaziali, compreso l’ingresso di operatori privati. A causa di questo rapido accumulo, gli scienziati avvertono che siamo ormai prossimi alla situazione temuta, con il rischio che l’orbita terrestre diventi un’immensa discarica, rendendo impossibile l’accesso allo spazio per future missioni.

In parallelo, negli ultimi anni, si sono verificati altri incidenti legati ai detriti spaziali, come nel caso della NASA, che ha dovuto affrontare una causa legale da una famiglia statunitense il cui tetto è stato danneggiato da un pezzo di metallo caduto dalla spazio. La sindrome di Kessler solleva interrogativi critici sul futuro della navigazione spaziale e sulle implicazioni ambientali dei progressi tecnologici legati ai razzi e ai satelliti.

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