Papiro perduto scoperto da studiosi berlinesi svela i miracoli di Gesù nell’infanzia

A metà del 2023, i ricercatori dell’Università di Amburgo hanno scoperto un pezzo della storia paleocristiana durante un progetto di digitalizzazione di routine.

Miracoli dell'infanzia di Gesù svelati in un papiro (Foto Hamburg State and University Library)

Si tratta di una delle scoperte che maggiormente hanno catalizzato l’attenzione tra la seconda metà del 2023 e l’intero 2024. Si tratta di un papiro che rappresenta un pezzo della storia paleocristiana e che rivela dettagli sull’infanzia di Gesù. Tutto è accaduto durante un progetto di digitalizzazione di routine, dopo averlo inizialmente ed erroneamente liquidato come una lista della spesa: gli studiosi Gabriel Nocchi Macedo e il suo collega, Lajos Berkes, hanno scoperto un frammento ritenuto essere la più antica copia greca conservata del Vangelo dell’infanzia di Tommaso, una narrazione che descrive in dettaglio eventi dell’infanzia di Gesù Cristo tra i cinque e i dodici anni.

“Negli ultimi 18 mesi abbiamo studiato da vicino questi documenti di papiro”, ha raccontato Macedo. Il frammento misura circa 11 x 5 centimetri e risale al IV o V secolo: contiene resti di 13 righe di testo greco antico. Finora la più antica versione testuale greca conosciuta del Vangelo dell’infanzia di Tommaso risaliva all’XI secolo.

“Si suppone che il greco sia la lingua originale. Il manoscritto più antico di questo testo esistente fino ad oggi risale all’XI secolo”, ha spiegato Berkes. Inizialmente, il papiro veniva trascurato nella vasta collezione della biblioteca a causa del suo aspetto senza pretese e della grafia goffa. “La gente pensava che fosse parte di un documento banale, come una lettera privata o una lista della spesa, perché la scrittura sembrava molto goffa”, ha osservato Macedo. Si ipotizza che la copia del Vangelo sia stata ideata, in un monastero o in una scuola, come esercizio di scrittura probabilmente da un monaco che si stava preparando per diventare scriba.

“Nel caso del nostro papiro non è calligrafato, non è bello né ben fatto. È una scrittura più brutta, fatta da qualcuno che non sapeva scrivere molto bene. Non era un professionista, un copista; io penso che sia per questo che non ha attirato l’attenzione,” ha detto Macedo. Il frammento, elemento questo importantissimo, offre spunti su episodi dell’infanzia di Gesù non presenti nella Bibbia canonica. Un racconto descrive Gesù all’età di cinque anni, mentre giocava sulla riva di un ruscello. Raccolse le acque correnti in piccole vasche e le purificò con la parola. Un altro passaggio racconta che Gesù formò dodici passeri dall’argilla morbida di sabato mentre molti altri bambini giocavano con lui. Quando Giuseppe, suo padre, vide ciò, rimproverò Gesù dicendo: “Perché fai ciò che non è permesso di sabato?” In risposta, Gesù batté le mani e comandò agli uccelli d’argilla: “Via via!” e volarono via cinguettando. Queste narrazioni forniscono una comprensione più profonda della letteratura cristiana primitiva e delle percezioni di Gesù durante gli anni formativi del cristianesimo.

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