Alcune specie di delfini possono vantare un numero impressionante di denti, fino a 240, rispetto ai 32 della persona media. Tuttavia, non tutte le specie di delfini sono così fortunate: ad esempio, i delfini di Risso hanno solo da quattro a 14 denti nella mandibola inferiore. Questa variazione nel numero di denti ha da sempre incuriosito gli scienziati, che sospettano che i denti dei delfini abbiano una funzione più complessa rispetto a quella di semplice masticazione.
Recenti ricerche sui denti dei delfini
Recenti ricerche condotte da un team di ricercatori giapponesi hanno gettato nuova luce sulla questione, suggerendo che i denti dei delfini potrebbero essere collegati all’ecolocalizzazione e potrebbero addirittura contribuire alla capacità dei delfini di percepire i suoni sott’acqua. Lo studio ha analizzato la struttura e la funzione dei tessuti circostanti i denti di diverse specie di delfini, confrontandoli con quelli di altri animali.
- I risultati hanno rivelato una serie di differenze significative che distinguono le strutture dentali dei delfini da quelle degli altri mammiferi.
- Ad esempio, l’osso alveolare che sostiene i denti nei delfini è più spugnoso rispetto a quello degli altri animali, le cavità che ospitano i denti sono insolitamente grandi e i denti stessi sono più mobili.
- Inoltre, è emerso che i delfini possiedono una struttura legamentosa unica, con fibre nervose lunghe e spesse che si estendono in modo complesso nell’osso spugnoso.
Queste caratteristiche morfologiche suggeriscono che i denti dei delfini potrebbero avere una funzione sensoriale, simile ai baffi di un gatto, consentendo loro di percepire i cambiamenti nell’ambiente circostante. Le lunghe fibre nervose indicano una significativa mobilità dei denti, mentre i fitti fasci nervosi suggeriscono un’incrementata sensibilità al movimento dei denti.
Il ruolo dei denti nella percezione ambientale
Secondo Ryo Kodera dell’Università di Tsurumi in Giappone, i risultati supportano l’ipotesi che i delfini utilizzino i loro denti come parte di un sistema avanzato di ricezione del suono, potenzialmente migliorando la loro capacità di udito sott’acqua. Inoltre, studi recenti hanno suggerito che i delfini comuni possiedano un “settimo senso” che consente loro di rilevare correnti elettriche meglio degli ornitorinchi, sebbene non al livello di squali e razze.
Queste interessanti scoperte sono state pubblicate sulla rivista scientifica The Anatomical Record, gettando nuova luce sulle straordinarie capacità sensoriali dei delfini e sulla complessità del loro sistema di percezione ambientale.
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