L’evoluzione umana è un processo che non si è fermato, nonostante i cambiamenti nell’ambiente, la medicina e le tecnologie moderne. Anche se alcuni sostengono che l’evoluzione sia ormai un fenomeno del passato, molti scienziati concordano sul fatto che continui a verificarsi, ma in modo diverso rispetto ai tempi precedenti. In un contesto moderno, l’evoluzione potrebbe essere meno legata alla sopravvivenza e più al successo riproduttivo, influenzato da fattori come preferenze culturali, migrazione e altri eventi casuali. Sebbene sia difficile prevedere esattamente come evolveranno gli esseri umani tra 50.000 anni, gli esperti concordano su alcuni aspetti generali.
Secondo Thomas Mailund, professore di bioinformatica presso l’Università di Aarhus, l’evoluzione è in parte deterministica e in parte casuale. Alcuni cambiamenti sono legati a leggi naturali, ma molte mutazioni e cambiamenti ambientali sono imprevedibili. Mentre la previsione dell’evoluzione umana futura rimane una speculazione, è certo che un periodo di 50.000 anni sia abbastanza lungo da vedere cambiamenti evolutivi, sebbene relativamente modesti. Non possiamo aspettarci che in questo arco di tempo si sviluppino caratteristiche come ali o branchie, ma è plausibile che avvengano modifiche più piccole, in linea con l’evoluzione dei tratti fisici e genetici che abbiamo visto negli ultimi decenni.
Jason Hodgson, antropologo ed esperto di genetica evolutiva, ha sottolineato che 50.000 anni rappresentano un periodo di tempo estremamente lungo nell’evoluzione umana, pari a circa 1.667 generazioni umane. Negli ultimi 50.000 anni, gran parte delle variazioni genetiche e fisiche tra le diverse popolazioni umane si è evoluta, inclusi i tratti visibili come il colore della pelle, la statura e la consistenza dei capelli. Hodgson prevede che in futuro, con il crescente mescolamento delle popolazioni globali, la diversità genetica e fenotipica diminuisca, portando a una popolazione mondiale più omogenea. Questo cambiamento sarà alimentato in gran parte dall’accoppiamento tra individui provenienti da diverse origini geografiche e genetiche, che si sta intensificando grazie a migrazioni globali e a una maggiore mescolanza tra gruppi precedentemente isolati.
La tendenza al mescolamento tra diverse popolazioni significa che molti tratti fisici e genetici che una volta erano distintivi di specifiche aree geografiche potrebbero essere meno pronunciati. Ad esempio, la pelle scura associata agli africani o la pelle chiara degli scandinavi potrebbero diventare meno comuni in un mondo dove le persone si mescolano geneticamente. Questa evoluzione potrebbe essere meno influenzata da selezione naturale e più da fattori come l’accoppiamento tra gruppi diversi. Tuttavia, Nick Longrich, paleontologo ed esperto di biologia evolutiva, ha osservato che anche se ci sarà una crescente omogeneità, potrebbero emergere sottopopolazioni con tratti distintivi a causa di pressioni selettive specifiche.
Longrich ha inoltre suggerito che, sebbene l’evoluzione sia generalmente un processo lento, in alcuni casi potrebbe verificarsi un’accelerazione, in particolare se ci fossero forti pressioni selettive su tratti specifici. Ad esempio, la selezione sessuale potrebbe farci evolvere in individui più alti e, forse, più attraenti, visto che la selezione sessuale è diventata un fattore importante nel nostro ambiente sociale. Tuttavia, poiché la bellezza e l’attrattiva sono relative e culturali, se tutti divenissimo più attraenti, non sarebbe più una caratteristica distintiva.
Un altro aspetto che potrebbe cambiare in futuro è il controllo umano sull’evoluzione, grazie ai progressi tecnologici. Con l’avvento di tecniche come l’editing genetico, in particolare CRISPR, gli esseri umani potrebbero iniziare a dirigere attivamente il proprio processo evolutivo, modificando i propri tratti fisici in modo mirato. Sebbene questo sollevi forti preoccupazioni etiche, è possibile che, tra 50.000 anni, la manipolazione genetica diventi una pratica comune. Tuttavia, gli esperti come Hodgson avvertono che l’uso di tecniche genetiche per alterare i fenotipi umani è controverso, e i rischi associati all’eugenetica, come nel XX secolo, devono essere considerati attentamente.
Nonostante le preoccupazioni etiche, la rapida evoluzione della tecnologia rende probabile che, nel lungo periodo, gli esseri umani possano scegliere e modificare caratteristiche come l’aspetto fisico e la salute attraverso l’ingegneria genetica. Questo potrebbe portare a una varietà di risultati, dalla selezione di tratti estetici a modifiche più profonde che influenzano la nostra biologia. Con l’avanzare della scienza e della comprensione delle conseguenze dell’editing genetico, potremmo scoprire nuove possibilità e potenziali limitazioni.
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