Gli embrioni sono stati rinvenuti nella Formazione Kuanchuanpu, una formazione geologica in Cina che ha restituito numerosi reperti fossili risalenti al periodo Cambriano. Sebbene la Formazione Kuanchuanpu abbia prodotto abbondanti fossili, la maggior parte appartiene a gruppi più noti come i Cnidaria (meduse, coralli e anemoni), che hanno strutture dure che si fossilizzano più facilmente. Gli embrioni di Ecdysozoa, d’altra parte, sono estremamente delicati, rendendo la loro scoperta ancora più straordinaria.
I sette fossili sono stati studiati da un team di paleontologi guidato da Mingjin Liu dell’Università di Chang’an in Cina. Questi fossili sono stati classificati come due nuovi taxa: Saccus xixiangensis e Saccus necopinus, entrambi descritti per la prima volta grazie a questa ricerca. La particolarità di questi fossili sta nel fatto che, sebbene le forme adulte non possano essere identificate con certezza, gli scienziati ritengono che potrebbero essere imparentati con Saccorhytus, un piccolo organismo Cambriano, noto per la sua peculiarità di non avere un ano.
I fossili di embrioni sono stati preservati in modo straordinario grazie al processo di fossilizzazione, in cui i tessuti molli che componevano gli embrioni sono stati sostituiti da minerali di calcio-fosfato mentre gli organismi si decomponevano nel sedimento marino. Questo processo ha permesso la conservazione tridimensionale dell’anatomia degli embrioni con un livello di dettaglio impressionante.
Ogni embrione fossilizzato è racchiuso in un involucro liscio e presenta un corpo a forma di sacco, senza tracce di arti. Le placche, chiamate scleriti, che formano l’esoscheletro degli embrioni sono disposte in modo radiale sulla testa e bilateralmente sulla coda, suggerendo una simmetria corporea che richiama quella degli animali moderni, inclusi gli esseri umani. L’assenza di appendici simili a peli (ciglia) nei fossili suggerisce che questi organismi appartenevano al gruppo degli Ecdysozoa, un gruppo che si caratterizza per l’assenza di ciglia e una cuticola esterna, un elemento distintivo che li separa da altri gruppi di animali.
Un aspetto interessante dei fossili è che non presentano orifizi, il che implica che si trovassero in una fase di sviluppo embrionale molto precoce, prima che si formassero una bocca e un ano. Tuttavia, la mancanza di deformazioni nell’esoscheletro suggerisce che questi embrioni erano molto vicini alla schiusa. Un altro dettaglio affascinante è che i fossili mostrano una cavità centrale, indicando che ogni embrione nutriva un grande tuorlo, una riserva nutritiva che li avrebbe sostenuti finché non fossero stati in grado di sviluppare una bocca e iniziare a nutrirsi autonomamente.
Per comprendere meglio come questi embrioni potrebbero essersi sviluppati, i ricercatori hanno esaminato i fossili adulti di un organismo simile, Saccorhytus coronarius, trovato anch’esso nella stessa Formazione Kuanchuanpu. Saccorhytus è un organismo peculiare del Cambriano, privo di arti e di ciglia, con un corpo a forma di sacco e una bocca gigante circondata da strutture radiali. L’assenza di un ano è una caratteristica comune con gli embrioni recentemente scoperti. Le somiglianze tra Saccus e Saccorhytus suggeriscono che gli embrioni potrebbero essersi sviluppati in organismi simili a Saccorhytus, che appartengono probabilmente a un ramo basale degli Ecdysozoa. Questo potrebbe implicare che i primi antenati di questo gruppo di animali avessero una forma a sacco, con la tipica forma simile a un verme che è emersa successivamente nell’evoluzione.