Sabato 21 dicembre, il cielo sopra alcune zone degli Stati Uniti è stato solcato da un’imponente scia di luce, suscitando il timore e la curiosità di coloro che hanno assistito al fenomeno. In molti hanno creduto di aver visto una meteora, ma si trattava in realtà di un evento ben diverso: il satellite cinese Superview 1-02, rientrando nell’atmosfera terrestre, ha brillato con una luce intensa mentre si disintegrava nel cielo.
Le segnalazioni giunte all’American Meteor Society sono state numerose, superando le cento, e provenivano da osservatori dislocati tra il Texas e la Florida. Le immagini che hanno immortalato il rientro del satellite mostrano un fenomeno spettacolare: una serie di frammenti incandescenti che si staccano dall’oggetto in fiamme, creando scie di luce che hanno affascinato tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere a questo spettacolo celeste.
Jonathan McDowell, astrofisico presso l’Harvard Smithsonian Astrophysical Center, ha commentato l’evento attraverso un post su X (ex Twitter), spiegando che il rientro è avvenuto sopra New Orleans e che il fenomeno è stato ampiamente osservato, tanto da suscitare l’interesse di molti appassionati di astronomia e non solo.
Il satellite Superview 1-02 faceva parte di una coppia di satelliti lanciati nel 2016, destinati a svolgere attività di osservazione della Terra ad alta risoluzione. Tuttavia, il destino della missione non è stato quello previsto. Invece di mantenersi in un’orbita circolare a 530 chilometri dalla superficie terrestre, i satelliti si sono ritrovati in orbite ellittiche, con un perigeo che li portava a una distanza compresa tra i 214 e i 524 chilometri dal nostro pianeta, compromettendo la loro operatività.
Questo evento, seppur spettacolare, sottolinea le sfide legate alla gestione dei detriti spaziali e al rientro di satelliti ormai obsoleti nell’atmosfera. La bellezza del fenomeno, con il suo incanto visivo, si fonde con la consapevolezza che la corsa tecnologica nello spazio è tutt’altro che priva di rischi e incognite. Un ricordo, quello di Superview 1-02, che rimarrà impresso nel cielo come simbolo di una scienza in continua evoluzione, sempre più rivolta al nostro futuro.
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