Una nuova ricerca condotta dagli archeologi dell’Università di Flinders ha portato alla luce dettagli interessanti sul naufragio della nave Zuytdorp, smentendo l’ipotesi di errori di navigazione come causa principale dell’incidente. Secondo lo studio pubblicato sul Journal of Maritime Archaeology, sembra che il naufragio sia stato causato da una violenta tempesta che ha colto di sorpresa l’equipaggio, nonostante le loro competenze di navigazione.
Il relitto della nave Zuytdorp, appartenente alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, è stato scoperto al largo della costa dell’Australia Occidentale nel 1927, a circa 60 km a nord di Kalbarri. Il viaggio della nave, partita da Vlissingen e diretta a Batavia nel 1712, si è concluso tragicamente in mare.
Gli archeologi Ruud Stelten e Wendy van Duivenvoorde hanno esaminato attentamente i registri di bordo, le mappe storiche, le pratiche di navigazione e i modelli meteorologici dell’epoca per comprendere le circostanze del naufragio. Contrariamente alle ipotesi precedenti, sembra che l’equipaggio fosse ben preparato e avesse accesso a informazioni cartografiche sufficienti per navigare con successo nell’Oceano Indiano.
Una delle teorie principali riguardanti il naufragio riguardava la determinazione della longitudine e la vicinanza alla costa occidentale dell’Australia. Tuttavia, gli autori hanno evidenziato che l’equipaggio aveva individuato segnali di avvertimento e aveva preso misure preventive per evitare una collisione improvvisa con la costa.
L’analisi dettagliata condotta dagli archeologi ha rivelato che la tempesta potrebbe essere stata il fattore determinante nell’incidente, spingendo la nave verso la costa australiana. Questa nuova prospettiva mette in luce la resilienza e le abilità di navigazione degli ufficiali della VOC, sottolineando che il naufragio non è stato causato da incompetenza ma dalla imprevedibilità del mare.
Le scoperte di questa ricerca potrebbero non solo contribuire a comprendere meglio il destino del Zuytdorp, ma anche a individuare la posizione di altri relitti di navi dispersi in tutto il mondo. La ricerca, finanziata dal Consiglio Australiano per la Ricerca, offre un nuovo punto di vista sulla tragedia del Zuytdorp e potrebbe aprire la strada a ulteriori scoperte nel campo dell’archeologia marittima.
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