Le rilevazioni satellitari di CryoSat-2 e ICESat-2 hanno evidenziato un significativo assottigliamento della calotta di ghiaccio della Groenlandia, con impatti sui livelli del mare e sui modelli meteorologici globali. Questa tecnologia avanzata, che combina radar e laser, fornisce informazioni precise sul volume del ghiaccio, fondamentali per le strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
Un team internazionale di ricercatori dell’Università di Northumbria monitora i cambiamenti nello spessore della calotta di ghiaccio della Groenlandia utilizzando dati satellitari. Con il riscaldamento globale in costante accelerazione, la calotta di ghiaccio si sta sciogliendo e scorrendo più velocemente, causando un aumento dei livelli del mare e interferendo con i modelli meteorologici globali.
Per la prima volta, gli scienziati hanno potuto misurare i cambiamenti nello spessore della calotta di ghiaccio della Groenlandia grazie ai dati provenienti da CryoSat-2 e ICESat-2, missioni satellitari condotte rispettivamente da ESA e NASA. Mentre CryoSat-2 utilizza il radar, ICESat-2 impiega i laser, consentendo misurazioni complementari della superficie della calotta di ghiaccio.
Le missioni satellitari sono altamente complementari: i segnali radar possono penetrare le nuvole e la superficie della calotta di ghiaccio, mentre i segnali laser riflettono dalla superficie effettiva ma non possono operare in presenza di nuvole. Combinare le misurazioni di entrambi i satelliti è cruciale per ottenere stime affidabili sulla perdita di ghiaccio polare.
Un nuovo studio condotto dal Centro per l’Osservazione e la Modellizzazione Polare del Regno Unito (CPOM), con sede presso l’Università di Northumbria, ha dimostrato che le misurazioni di CryoSat-2 e ICESat-2 sul cambiamento dell’elevazione della calotta di ghiaccio della Groenlandia concordano entro il 3%. Questo conferma l’importanza di combinare i dati dei satelliti per ottenere una stima più accurata della perdita di ghiaccio.
Durante il periodo tra il 2010 e il 2023, la calotta di ghiaccio della Groenlandia si è assottigliata in media di 1,2 metri, ma lungo il margine della calotta di ghiaccio, l’assottigliamento è stato oltre cinque volte maggiore, raggiungendo una media di 6,4 metri. I ghiacciai di sbocco della calotta hanno subito l’assottigliamento più estremo, con riduzioni fino a 67 metri a Sermeq Kujalleq e 75 metri a Zachariae Isstrøm.
L’assottigliamento della calotta di ghiaccio ha comportato una riduzione complessiva di 2.347 chilometri cubi nel periodo di 13 anni preso in esame, quantità sufficiente a riempire il Lago Vittoria in Africa. I cambiamenti più significativi si sono verificati nel 2012 e nel 2019, quando la calotta di ghiaccio ha perso oltre 400 chilometri cubi del suo volume ogni anno a causa delle temperature estive estremamente calde.
Il disgelo della calotta di ghiaccio della Groenlandia ha impatti non solo sui livelli del mare ma anche sulla circolazione oceanica globale e sui modelli meteorologici, con conseguenze su ecosistemi e comunità in tutto il mondo. L’accuratezza e l’aggiornamento dei dati sul cambiamento della calotta di ghiaccio sono fondamentali per prepararsi e adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici.
La campagna Cryo2ice, avviata nel 2020 come partnership tra ESA e NASA, ha permesso di raccogliere dati radar e laser quasi simultaneamente, offrendo una precisione senza precedenti nel monitoraggio dello spessore del ghiaccio marino e terrestre. Questa collaborazione ha aperto nuove prospettive nel monitoraggio del ghiaccio polare, fornendo dati robusti e accurati per comprendere e mitigare gli impatti climatici.
Il Centro per l’Osservazione e la Modellizzazione Polare del Regno Unito (CPOM) è una partnership finanziata principalmente dal Consiglio per la Ricerca Ambientale Nazionale (NERC) che utilizza osservazioni satellitari e modelli numerici per monitorare i cambiamenti nelle regioni polari e prevedere l’evoluzione dei ghiacci e degli oceani. CPOM fornisce una capacità a lungo termine per aiutare i decisori politici globali a pianificare gli effetti dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento del livello del mare.
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