All’inizio di quest’anno, un gruppo di scienziati ha fatto una scoperta rivoluzionaria nel campo della cura della calvizie ereditaria, una delle cause più comuni di perdita di capelli sia negli uomini che nelle donne a livello globale.
L’avventura scientifica ha avuto inizio con lo studio di uno zucchero naturalmente presente nel corpo umano, il desossiribosio, componente essenziale del DNA. Questo zucchero, la parte “desossiribosio” dell’acido desossiribonucleico, ha suscitato l’interesse dei ricercatori per le sue potenziali proprietà rigenerative.
Gli scienziati dell’Università di Sheffield, in collaborazione con la COMSATS University in Pakistan, hanno osservato un fenomeno intrigante mentre studiavano gli effetti di questi zuccheri sulla guarigione delle ferite nei topi. Hanno notato che la pelliccia intorno alle lesioni trattate con zuccheri ricresceva più velocemente rispetto a quella dei topi non trattati. Questa scoperta ha acceso la curiosità del team, spingendolo a esplorare ulteriormente il potenziale del desossiribosio.
Un esperimento promettente
In uno studio pubblicato a giugno, i ricercatori hanno condotto un esperimento su topi maschi con perdita di pelo indotta dal testosterone. Hanno rimosso la pelliccia dalla schiena degli animali e applicato quotidianamente un gel di desossiribosio sulla pelle esposta. Dopo poche settimane, la pelliccia nella zona trattata ha mostrato una ricrescita robusta, con la crescita di peli singoli lunghi e spessi. Sorprendentemente, il gel di desossiribosio si è dimostrato efficace quanto il minoxidil, un noto trattamento topico per la caduta dei capelli.
“La nostra ricerca suggerisce che la soluzione al problema della caduta dei capelli potrebbe essere semplice come usare uno zucchero desossiribosio naturale per aumentare l’afflusso di sangue ai follicoli piliferi e favorire la crescita dei capelli“, ha affermato Sheila MacNeil, ingegnere tissutale dell’Università di Sheffield.
La sfida della calvizie ereditaria
La calvizie ereditaria, o alopecia androgenetica, è una condizione che affligge fino al 40% della popolazione. Causata da genetica, livelli ormonali e invecchiamento, si manifesta diversamente in uomini e donne. Attualmente, la FDA ha approvato solo due farmaci per trattare questa condizione: il minoxidil e il finasteride. Tuttavia, questi trattamenti non sono sempre efficaci per tutti e possono avere effetti collaterali significativi.
Il finasteride, in particolare, può rallentare la caduta dei capelli in circa l’80-90% dei pazienti maschi, ma deve essere assunto continuativamente e può provocare effetti collaterali indesiderati come disfunzione erettile, dolore ai testicoli o al seno, riduzione della libido e depressione.
Verso nuove frontiere
Nel loro articolo pubblicato, MacNeil e i suoi colleghi, guidati dal ricercatore di biomateriali Muhammad Anjum del COMSATS, hanno descritto lo sviluppo di un gel biodegradabile e non tossico a base di desossiribosio. Questo gel è stato applicato a modelli murini di calvizie maschile, mostrando risultati promettenti. Anche il minoxidil è stato testato su questi modelli, e alcuni topi hanno ricevuto una combinazione di gel di zucchero e minoxidil. Rispetto ai topi non trattati, quelli a cui è stato somministrato il gel di desossiribosio hanno iniziato a sviluppare nuovi follicoli piliferi.
Sia il minoxidil che il gel di zucchero hanno promosso una ricrescita dei capelli dell’80-90% nei topi con calvizie androgenetica. Tuttavia, la combinazione dei trattamenti non ha mostrato una differenza significativa rispetto all’uso del solo gel di zucchero.
Un futuro promettente
Se il gel di desossiribosio si dimostrasse efficace anche sugli esseri umani, potrebbe aprire nuove possibilità per il trattamento dell’alopecia e per la stimolazione della ricrescita di capelli, ciglia e sopracciglia, particolarmente in pazienti sottoposti a chemioterapia. “Si tratta di un’area fortemente poco studiata e pertanto sono necessari nuovi approcci“, hanno scritto gli autori.
Gli esperimenti condotti finora sono stati limitati ai topi maschi, ma ulteriori ricerche potrebbero dimostrare l’efficacia del desossiribosio anche nelle femmine affette da alopecia indotta dal testosterone. “La ricerca che abbiamo condotto è ancora in una fase iniziale“, ha dichiarato MacNeil, “ma i risultati sono promettenti e giustificano ulteriori indagini”.
Lo studio, pubblicato su Frontiers in Pharmacology, rappresenta un passo significativo verso nuove possibilità terapeutiche per milioni di persone affette da calvizie ereditaria.
Fonte:
https://www.frontiersin.org/journals/pharmacology/articles/10.3389/fphar.2024.1370833/full