Il
Mare del Sud
è attualmente in tumulto a causa dell’intensificarsi delle tempeste intorno all’Antartide, fenomeno causato dalla perdita incontrollata del ghiaccio marino. Questo spostamento senza precedenti rispetto al secolo scorso è stato oggetto di uno studio condotto dai ricercatori del National Oceanography Centre del Regno Unito, che hanno analizzato i minimi storici dei livelli di ghiaccio marino in Antartide durante l’inverno del 2023 e il loro impatto sulle condizioni meteorologiche tempestose.
Durante l’inverno del 2023, si è registrato un crollo fino all’80 percento dei livelli normali di ghiaccio marino in vaste regioni dei mari di Weddell, Bellingshausen e Ross. Questo significativo declino ha generato effetti a catena nell’intero sistema climatico del continente antartico. Durante i mesi invernali, il ghiaccio marino svolge il ruolo di uno scudo protettivo, limitando il trasferimento di calore dall’oceano più caldo all’atmosfera più fredda sovrastante. Tuttavia, la perdita di questo manto di ghiaccio ha permesso al calore di salire liberamente nell’atmosfera, rilasciando una quantità doppia di calore rispetto agli anni precedenti.
Questo aumento di calore ha alimentato le tempeste, generando venti più forti, la formazione di nuvole e sistemi meteorologici turbolenti. Di conseguenza, si stima che la frequenza delle tempeste nelle aree più colpite sia aumentata fino a sette giorni al mese rispetto al periodo compreso tra il 1990 e il 2015. Questo cambiamento rappresenta una deviazione significativa rispetto ai quasi 40 anni precedenti, durante i quali si erano registrati piccoli incrementi nella quantità di ghiaccio marino intorno all’Antartide, culminati in un massimo storico nel 2014.
Tuttavia, a partire dal 2016 si è verificata una grande perdita di ghiaccio marino, che ha raggiunto livelli senza precedenti nel 2023 e ha persistito fino al 2024. Secondo Laura L. Landrum e Alice K. DuVivier, scienziate del clima presso il National Center for Atmospheric Research in Colorado, questo declino, insieme ai cambiamenti oceanici, suggerisce che il Mare del Sud potrebbe essere in procinto di subire uno spostamento senza precedenti rispetto al secolo scorso.
Le tempeste in Antartide hanno una maggiore probabilità di verificarsi lungo le regioni costiere, dove si originano a causa dei sistemi meteorologici provenienti dal Mare del Sud. I margini del continente sono anche luoghi in cui si formano sistemi meteorologici a bassa pressione a causa dell’interazione tra l’aria fredda continentale e l’aria più calda proveniente dall’oceano, aumentando così la frequenza delle tempeste.
Le tempeste antartiche, caratterizzate da venti potenti, freddo estremo e abbondanti nevicate, sono più frequenti e intense durante i mesi invernali, quando il continente è avvolto nell’oscurità perpetua. Questi eventi meteorologici potrebbero diventare sempre più comuni in futuro, come suggerito dalla ricerca condotta.
Il 2023 è stato un anno particolarmente anomalo per l’Antartide, con una notevole carenza di ghiaccio marino che si è protratta anche nel 2024. Questi due inverni estremi potrebbero essere indicativi di un cambiamento sistemico associato a uno spostamento di regime nel Mare del Sud, come riportato nell’articolo di News & Views relativo allo studio pubblicato sulla rivista Nature.
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