La storia di Daisy Bell: quando la tecnologia incontra la musica

L'incredibile viaggio della voce sintetizzata che ha ispirato un capolavoro cinematografico

Negli anni ’60, i computer fecero sentire la loro voce con l’IBM 7094, il primo computer in grado di programmare e produrre una voce sintetizzata. Questa innovativa melodia, oggi considerata inquietante, catturò l’attenzione di Arthur C. Clarke, celebre scrittore di fantascienza, e influenzò uno dei più grandi film di sempre. La registrazione fu realizzata dai ricercatori dei Bell Labs, un’istituzione di spicco nel campo informatico con sede nel New Jersey, che all’epoca possedeva l’IBM 7094, il computer più potente del tempo.

Carol Lochbaum e John Kelly

utilizzando la macchina delle dimensioni di un pianoforte, svilupparono il Tratto Vocale Kelly-Lochbaum, un nuovo metodo di sintetizzare elettronicamente le voci umane. Per dimostrare questa innovazione, scelsero di utilizzare la canzone Daisy Bell, conosciuta anche come A Bicycle Built for Two, composta da Harry Dacre nel 1892. La melodia vocale sintetizzata da Lochbaum e Kelly fu accompagnata da una base musicale sintetizzata creata da Max Mathews, ingegnere e violinista dilettante.

Max Mathews

dovette registrare un’ora di output, che venne poi accelerato su nastro per riprodurre 17 secondi di melodia, poiché l’ascolto in tempo reale non era ancora sviluppato. Questo frammento audio è stato incluso nel Registro delle Registrazioni Nazionali della Biblioteca del Congresso nel 2009, come una delle prime registrazioni musicali digitali, aprendo la strada alla produzione musicale moderna e all’utilizzo diffuso di formati digitali nella distribuzione musicale.

Interpretazione di Daisy Bell del 704

Nonostante l’interpretazione di Daisy Bell del 704 possa sembrare primitiva secondo gli standard attuali, rappresenta comunque un audace e singolare incontro tra musica e tecnologia. Questo risultato, definito da Cary O’Dell come “un profondo balzo in un nuovo mondo coraggioso”, ha lasciato un’impressione duratura.

I brillanti menti dei Bell Labs

spesso suonavano Daisy Bell ai visitatori, tra cui lo scrittore Arthur C. Clarke, co-autore della sceneggiatura di 2001: Odissea nello spazio, capolavoro del 1968. La canzone compare nel film durante la scena in cui HAL, l’intelligenza artificiale dell’astronave, viene disattivato. Mentre David Bowman smantella il computer, HAL inizia a cantare Daisy Bell, la sua voce deteriorandosi gradualmente in un parlato confuso.

Nebbed

Negli anni recenti, la registrazione del 1961 di Daisy Bell ha riconquistato fama grazie al creatore digitale Nebbed, che ha utilizzato l’audio in un’animazione in stile retrò. Il video diventa regolarmente virale sui social media, suscitando reazioni sia di paura che di fascino tra i commentatori.

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