Un’importante analisi bioarcheologica è stata condotta dai ricercatori sulle diete delle persone che abitavano in Ucraina oltre 5.600 anni fa, gettando nuova luce sulle loro vite e morti, in parte oscure. Queste persone erano legate alla cultura neolitica di Cucuteni-Trypillia, diffusa in Europa orientale tra il 5500 e il 2750 a.C. Vivevano in mega-siti, tra i primi e più grandi insediamenti simili a città dell’Europa preistorica, alcuni con fino a 15.000 abitanti.
Nonostante l’abbondanza di materiale archeologico, i Trypillia hanno lasciato pochi resti umani per l’analisi, lasciando molte domande irrisolte sulla loro vita. Ad esempio, poco si sa del loro stile di vita, delle pratiche sociali e dei riti funebri, così come delle informazioni biologiche sulla loro salute. Questo è comune per le popolazioni preistoriche, dove spesso si deve fare affidamento su casi eccezionalmente conservati per trarre conclusioni più ampie.
I ricercatori hanno focalizzato il loro studio su un sito di insediamento vicino a Kosenivka, in Ucraina, che conteneva resti umani. I resti ossei di almeno sette individui, adulti e bambini, maschi e femmine, sono stati recuperati tra i resti di una casa. Quattro di loro erano stati pesantemente bruciati, con i loro resti principalmente al centro della casa, sollevando interrogativi su un possibile incendio accidentale o rito funebre.
L’analisi al microscopio dei frammenti ossei suggerisce che gli individui siano stati bruciati rapidamente dopo la morte, con la possibilità che altri siano morti per avvelenamento da monossido di carbonio se l’incendio fosse stato accidentale. Altre due persone presentavano ferite craniche non rimarginate, suggerendo la possibilità di violenza sul sito, anche se non è chiaro se fosse collegata all’incendio.
Le ossa sono fondamentali per l’analisi archeologica, permettendo di comprendere non solo le cause della morte ma anche lo stile di vita. L’analisi del carbonio e dell’azoto nelle ossa, insieme all’esame di cereali e resti animali, ha rivelato che la carne costituiva circa il 10% della dieta delle persone nella casa, con il restante 90% proveniente da piante.
Sebbene i reperti archeologici da altri siti mostrino un predominio di ossa animali, l’analisi della rete alimentare ha evidenziato le piante come principale fonte proteica per i Trypillia a Kosenivka. Ricerche più ampie suggeriscono che allevassero bestiame principalmente per la produzione di latte e concimazione dei campi, anziché per la carne.
I resti della casa di Kosenivka offrono molteplici interpretazioni archeologiche, con i resti scheletrici che fungono da veri archivi biologici. Anche se la ricerca sulle società Trypillia e sui loro antichi insediamenti rimane una sfida, lo studio fornisce una visione dettagliata delle loro vite e morti, combinando diverse discipline archeologiche.
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