La scoperta dell’antica birra di riso: un viaggio nel passato dell’agricoltura in Estremo Oriente

Un'analisi archeologica rivela l'importanza della fermentazione del riso nella cultura preistorica cinese

Una bevanda alcolica ottenuta da riso ammuffito potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nell’adozione diffusa dell’agricoltura in Estremo Oriente. I ricercatori hanno individuato tracce di questa antica birra di riso su vasi di ceramica risalenti a 10.000 anni fa in Cina, suggerendo che tale bevanda alcolica fosse consumata durante cerimonie e avesse un impatto significativo sulla cultura e lo stile di vita delle società preistoriche della regione.

Sebbene la datazione e il processo di addomesticamento del riso siano ancora oggetto di dibattito, la cultura di Shangshan nella regione del Basso Fiume Yangzi in Cina è considerata un attore chiave in questo contesto. Gli autori di uno studio recente hanno esaminato i microfossili presenti su frammenti di ceramica risalenti a diecimila anni fa, appartenenti alla fase iniziale del registro archeologico di Shangshan, per approfondire questo processo.

Analizzando i residui presenti su vasi utilizzati per la fermentazione e il servizio, come giare globulari, tazze e scodelle, i ricercatori hanno individuato elevate quantità di amido di riso, bucce di riso e funghi. Questi reperti suggeriscono che i recipienti contenessero liquidi fermentati a base di riso, prodotti utilizzando un composto starter chiamato jiuqu o qu, composto da muffe del genere Monascus e lievito.

Ulteriori analisi hanno rivelato la presenza di piccole quantità di altri cereali, ghiande e gigli nella bevanda antica. Secondo gli studiosi, il clima dell’Olocene, caratterizzato da temperature più calde e livelli di umidità più elevati, avrebbe favorito la proliferazione dei funghi, creando l’ambiente ideale per la formazione del composto starter jiuqu o qu.

Le condizioni climatiche potrebbero aver favorito un processo di fermentazione naturale, che inizialmente potrebbe essere stato il risultato accidentale del riso ammuffito avanzato. Gli abitanti di Shangshan, una volta notati i risultati di questa fermentazione naturale e sperimentati gli effetti psicoattivi dell’alcol, potrebbero aver replicato il processo e aumentato la produzione utilizzando vasi di ceramica.

Questa innovazione ha portato la popolazione di Shangshan a utilizzare il riso non solo come alimento principale, ma anche come materia prima per la produzione di bevande fermentate, segnando così la più antica tecnica di fermentazione alcolica conosciuta in Estremo Oriente.

Il Professor Liu Li, primo autore dello studio, ha sottolineato che queste bevande alcoliche potrebbero aver avuto un ruolo cruciale nei banchetti cerimoniali, evidenziando la loro importanza rituale come possibile motore dietro l’intensificata coltivazione del riso nella Cina neolitica. La diffusione di questi banchetti potrebbe aver segnato l’inizio del periodo neolitico in Cina, con lo sviluppo dell’agricoltura sedentaria in sostituzione dello stile di vita dei cacciatori-raccoglitori.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

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