Circa 900.000 anni fa l’uomo fece un passo avanti evolutivo senza precedenti

Un'innovazione tecnologica che riscrive la storia: gli antichi abitanti di El Barranc de la Boella dimostrano abilità avanzate nella lavorazione della pietra, anticipando l'evoluzione umana.

(Foto di gorodenkoff/iStock/Getty Images Plus)

Nel cuore della Spagna nord-orientale, un angolo remoto chiamato El Barranc de la Boella ha svelato un capitolo straordinario della nostra storia evolutiva. Circa 900.000 anni fa, questo sito ha testimoniato un momento cruciale: l’avvento di tecniche avanzate nella lavorazione della pietra, un evento che segnò un passo avanti senza precedenti per l’umanità antica.

Un’innovazione prima del tempo

Diego Lombao, antropologo dell’Università di Santiago de Compostela, e il suo team hanno portato alla luce il primo esempio europeo noto di tecnologia litica avanzata, che precede la separazione evolutiva tra Homo sapiens e Neanderthal. Questi strumenti, raffinati e funzionali, sono probabilmente il frutto delle capacità dei nostri antenati comuni o di altre specie umane oggi estinte.

Il comportamento tecnologico osservato a El Barranc de la Boella dimostra significativi progressi e una capacità di pianificazione sorprendente,” sottolineano i ricercatori nel loro studio pubblicato.

La metodologia dietro l’ingegno

L’analisi condotta dagli esperti ha rivelato che gli antichi artigiani seguivano sequenze precise nella scheggiatura della pietra, suggerendo un modello condiviso di lavorazione. Gli strumenti creati non solo erano più grandi rispetto ai predecessori, ma erano anche adattati a scopi specifici, una chiara testimonianza di lungimiranza e abilità progettuale.

Questa scoperta rappresenta una transizione cruciale dalla tecnologia Oldowan risalente a circa 3 milioni di anni fa, a quella acheuleana. Mentre gli utensili Oldowan erano semplici schegge ricavate da pietre, gli strumenti acheuleani mostravano una simmetria superiore e una rifinitura ottenuta tramite l’uso di materiali complementari, come legno e osso.

Un centro di innovazione nel Pleistocene Medio

Gli abitanti di El Barranc de la Boella, durante il Pleistocene medio, dimostrarono un approccio metodico nella selezione e trasporto dei materiali. Utilizzavano rocce locali, come la selce per strumenti più piccoli e lo scisto per utensili di maggiori dimensioni, ottimizzando ogni risorsa per un utilizzo specifico. Questa sofisticazione testimonia una capacità cognitiva avanzata e una comprensione pratica delle risorse disponibili.

El Barranc de la Boella offre una visione unica della trasformazione tecnologica degli ominidi in Europa,” afferma Lombao. “Qui vediamo come gli strumenti non fossero più solo funzionali, ma anche il risultato di un’accurata pianificazione e una gestione ottimizzata delle risorse.”

La migrazione della tecnologia

Nonostante l’importanza del sito, gli studiosi suggeriscono che l’origine di queste tecniche potrebbe risiedere altrove. Alcune pratiche appaiono improvvisamente nella regione, un indizio che tali innovazioni potrebbero essere arrivate con la migrazione di gruppi umani piuttosto che emergere localmente. Inoltre, le similitudini tra gli strumenti di El Barranc de la Boella e quelli di Ubeidiya, nel Levante, rafforzano l’ipotesi di una dispersione acheuleana dall’Africa, risalente a circa 1,4 milioni di anni fa.

Una pietra miliare cognitiva

Gli strumenti acheuleani rappresentano una testimonianza tangibile di capacità mentali straordinarie, quali lungimiranza e pianificazione, che vanno ben oltre la mera utilità. “Questo sito dimostra che l’innovazione tecnologica non fu un evento lineare, ma il risultato di successive ondate di dispersione e scambio culturale,” spiega Lombao. “El Barranc de la Boella racconta una storia di adattamento e creatività, fondamenta della cultura umana che continua a evolversi.”

Verso il futuro

Circa 300.000 anni dopo, un ulteriore salto tecnologico avrebbe segnato l’inizio della cultura cumulativa, il processo che ci ha portato fino ai giorni nostri. Ma già 900.000 anni fa, a El Barranc de la Boella, la scintilla dell’ingegno umano bruciava luminosa, lasciandoci un’eredità di innovazione che continua a ispirare la nostra comprensione del passato e a guidare il nostro sguardo verso il futuro.

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Fonte:

https://link.springer.com/article/10.1007/s41982-024-00189-9