Un recente studio ha confermato che l’herpes genitale rappresenta l’infezione sessualmente trasmissibile (STI) più diffusa a livello mondiale, caratterizzata da una condizione cronica senza possibilità di guarigione. Questo ha un impatto significativo sulla salute globale, con quasi 900 milioni di individui nel mondo che attualmente convivono con l’herpes genitale, coinvolgendo circa il 24% delle persone al di sotto dei 50 anni affette da questa condizione incurabile.
Di questi, circa 520 milioni sono affetti dall’herpes genitale causato dal virus dell’herpes simplex di tipo 2 (HSV-2), mentre circa 376 milioni hanno contratto l’infezione da HSV-1. È importante notare che sebbene l’HSV-1 di solito causi l’herpes labiale intorno alla bocca, può essere trasmesso anche sessualmente, dando origine all’herpes genitale in individui senza una precedente infezione orale.
Per mettere in prospettiva questi dati, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riportato che nel 2020 sono stati registrati 129 milioni di nuovi casi di clamidia, un’altra STI molto diffusa ma curabile. Al contrario, l’herpes genitale rappresenta una sfida in quanto non esiste una cura definitiva, il che significa che un’infezione contratta nel 2020 potrebbe continuare a rappresentare un problema negli anni a venire.
Secondo gli autori dell’analisi, guidati dall’epidemiologa Manale Harfouche della Weill Cornell Medicine-Qatar, un ramo della Cornell University, sono necessarie urgenti nuove misure di prevenzione e trattamento per gestire le infezioni da HSV e ridurre il carico di malattia associato.
Le stime presentate sono state supportate e commissionate dall’OMS come parte di un monitoraggio regolare dei casi di STI a livello globale. Nonostante la mancanza di dati in alcune regioni e per specifici gruppi di individui, i risultati indicano che l’herpes genitale ha un impatto significativo e in gran parte trascurato sulla salute globale.
L’ufficiale medico dell’OMS Sami Gottlieb, autore del nuovo rapporto, sottolinea che non è stato fatto abbastanza per affrontare questa diffusa infezione. L’herpes genitale può essere estremamente difficile da diagnosticare e monitorare, poiché spesso non presenta sintomi evidenti e i test del sangue possono dare risultati errati.
La maggior parte delle persone non è consapevole di essere portatrice del virus altamente contagioso, che si trasmette attraverso il contatto con piaghe o fluidi corporei. Alcuni individui sperimentano dolore e disagio durante le ricadute, con conseguenti impatti sulla loro vita sessuale e benessere mentale.
Nell’analisi condotta, si stima che circa 205 milioni di persone al di sotto dei 50 anni possano soffrire di piaghe genitali attribuibili all’HSV ogni anno, di cui 188 milioni per l’HSV-2 e 17 milioni per l’HSV-1. Sebbene i farmaci antivirali possano trattare le infezioni ricorrenti riducendone durata e gravità, non sono in grado di guarire la condizione e non sono efficaci per tutti.
Il problema è amplificato dal pesante stigma sociale associato all’herpes, che rende particolarmente difficile lo studio dell’infezione. L’immunobiologa Akiko Iwasaki dell’Università di Yale ha sottolineato che, nonostante siano stati testati diversi potenziali vaccini contro l’herpes, la ricerca è in stallo a causa della mancanza di investimenti.
Iwasaki ha dichiarato che molte persone le scrivono costantemente chiedendo informazioni sulla disponibilità di un vaccino, poiché il virus ha devastato le loro vite. Tuttavia, senza un interesse da parte delle aziende farmaceutiche, il progresso è bloccato.
Oltre al dolore e al disagio causati dalle ulcere genitali, l’infezione virale può aumentare il rischio di contrarre l’HIV e mettere a rischio la vita dei neonati. Recenti evidenze suggeriscono che l’herpes potrebbe addirittura contribuire alla demenza in età avanzata se l’infezione si diffonde nel cervello.
Harfouche e colleghi sottolineano che esistono pochi programmi specifici per la prevenzione e il controllo dell’HSV, anche nei paesi ad alto reddito, a causa della mancanza di strumenti per affrontare infezioni così diffuse, spesso asintomatiche e incurabili a livello di popolazione. I trattamenti attualmente disponibili e i test di screening hanno avuto solo un impatto modesto sui tassi di incidenza.
L’herpes genitale rappresenta dunque un’importante sfida sanitaria globale, richiedendo un impegno continuo per affrontare questa infezione sessualmente trasmissibile che persiste nel tempo.
Lo studio è stato pubblicato su BMJ.
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