Una piccola statua di marmo bianco, scoperta sotto il muro di un tempio nell’antica città egizia di Taposiris Magna, ha suscitato un acceso dibattito tra gli archeologi. La statua, che è abbastanza piccola da essere tenuta in mano, raffigura una donna che indossa una corona reale. Kathleen Martinez, l’archeologa che guida il team di scavi, ritiene che questa statua potrebbe rappresentare Cleopatra VII, l’ultima regina della dinastia tolemaica, famosa per le sue relazioni con Giulio Cesare e Marco Antonio. Martinez ha spiegato che la statua, trovata durante gli scavi nella zona di Taposiris Magna, potrebbe essere una rappresentazione della regina egizia, basandosi sull’iconografia della corona regale, un simbolo distintivo delle sovrane dell’epoca.
Cleopatra VII, che visse dal 69 al 30 a.C., è stata l’ultima regina della dinastia tolemaica, che aveva governato l’Egitto sin dal 305 a.C., quando Tolomeo I Sotere, uno dei generali di Alessandro Magno, salì al trono. La figura di Cleopatra è storicamente legata agli eventi cruciali dell’epoca romana, ma la sua tomba non è mai stata trovata, e uno degli obiettivi degli scavi a Taposiris Magna era proprio quello di cercare indizi sulla sua possibile sepoltura.
Tuttavia, non tutti gli archeologi sono concordi con l’interpretazione di Martinez. Altri esperti, tra cui Zahi Hawass, noto archeologo ed ex ministro egiziano delle antichità, hanno messo in discussione l’ipotesi che la statua rappresenti Cleopatra. Hawass, che ha esaminato attentamente la statua, ha affermato che il busto non sembra essere di stile egiziano, ma piuttosto di stile romano. Questo è un punto importante, poiché durante la dinastia tolemaica, i faraoni erano ritratti in uno stile artistico chiaramente egiziano, mentre l’arte romana, che emerse dopo il 30 a.C. con la morte di Cleopatra, aveva caratteristiche ben diverse. Hawass ha concluso che la statua potrebbe rappresentare qualcun altro, come una principessa o una donna della nobiltà, ma non Cleopatra VII.
Il sito di Taposiris Magna è stato oggetto di scavi da oltre un decennio e ha restituito numerosi reperti, tra cui monete, anfore di ceramica, lampade a olio e vari busti di figure maschili e femminili. Tra questi, sono state rinvenute 337 monete, molte delle quali raffigurano Cleopatra VII, confermando l’importanza della regina nella zona durante il periodo tardo tolemaico. In aggiunta, è stato trovato un altro busto, che rappresenta probabilmente un re, ma non è stato possibile identificarne con certezza il sovrano, poiché il busto era parzialmente danneggiato.
Gli scavi hanno anche portato alla luce frammenti di templi e tombe, e la zona circostante è stata dichiarata un “deposito di fondazione”, una tipica pratica egizia in cui venivano sepolti oggetti simbolici prima della costruzione di un nuovo edificio. Questo ritrovamento include anche resti di una necropoli e strutture sott’acqua, che potrebbero risalire al periodo tra il IV e il II secolo a.C., ovvero l’epoca tolemaica.
Martinez e il suo team hanno anche esplorato la possibilità che Taposiris Magna nasconda la tomba di Cleopatra, ma questa teoria è ancora ampiamente discussa nella comunità archeologica, poiché non esistono prove concrete a sostegno di questa ipotesi. Gli scavi continuano e, sebbene non siano stati trovati segni definitivi della tomba di Cleopatra, i reperti rinvenuti offrono un’affascinante testimonianza della vita e della cultura dell’antico Egitto nel periodo tardo tolemaico e romano.
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