I ricercatori hanno identificato un legame tra l’apnea ostruttiva del sonno e la degenerazione maculare legata all’età umida. Secondo uno studio condotto, i livelli notturni più bassi di ossigeno associati a grave apnea ostruttiva del sonno aumentano il rischio di sviluppare la degenerazione maculare legata all’età umida in individui di età superiore ai 50 anni.
Un recente studio ha evidenziato che l’apnea ostruttiva del sonno (OSA) potrebbe rappresentare un fattore di rischio modificabile per lo sviluppo della forma ‘umida’ della degenerazione maculare legata all’età avanzata (AMD). Questi risultati sono stati pubblicati nel RANZCO Journal of Clinical and Experimental Ophthalmology.
Il team di ricerca, composto dalla studentessa magistrale dell’Università di Melbourne Attiqa Chaudhary, insieme all’unità di ricerca sulla macula presso il Centro per la Ricerca Oculistica dell’Australia (CERA) guidata dalla Professoressa Robyn Guymer AM, ha collaborato con l’esperto in disturbi del sonno, il Professor Matthew Naughton dell’Università di Monash, per condurre lo studio.
Lo studio ha coinvolto 225 partecipanti di età pari o superiore ai 50 anni, ognuno con diverse fasi di AMD. Durante tre notti, i ricercatori hanno monitorato i livelli di ossigeno dei partecipanti utilizzando un ossimetro da dito basato a casa e valutato il loro livello di apnea ostruttiva del sonno in base ai livelli notturni di ossigeno nel sangue.
I risultati hanno mostrato che l’OSA da moderata a grave, caratterizzata da livelli ridotti di ossigeno durante il sonno, era correlata a un rischio maggiore di sviluppare la degenerazione maculare legata all’età umida rispetto agli individui senza la condizione.
La Dottoressa Carla Abbott, co-supervisore dello studio, ha sottolineato l’importanza di questi risultati per i clinici. Ha evidenziato che l’apnea del sonno e l’AMD colpiscono principalmente le persone di età superiore ai 50 anni e che molte persone potrebbero non essere consapevoli di avere l’apnea del sonno. Se confermata, l’associazione potrebbe portare a una maggiore attenzione verso la diagnosi e il trattamento dell’apnea del sonno per ridurre il rischio di sviluppare la degenerazione maculare umida.
L’iporessia notturna, spesso causata dall’apnea ostruttiva del sonno, si verifica quando le vie aeree si ostruiscono o restringono durante la notte, riducendo l’assunzione di ossigeno. Questo può avere conseguenze sulla salute nel tempo, con la retina sensibile alla luce nell’occhio che potrebbe essere particolarmente sensibile a piccole diminuzioni dei livelli di ossigeno.
La Dottoressa Abbott ha sottolineato il potenziale ruolo della terapia CPAP nel prevenire l’AMD. Molte persone con apnea del sonno utilizzano un dispositivo CPAP di notte per migliorare la respirazione. La mancanza di trattamento potrebbe esporre le persone a un rischio maggiore di bassi livelli di ossigeno durante la notte, che potrebbero contribuire alla degenerazione maculare, in particolare all’AMD umida.
Attualmente, i fattori di rischio noti per l’AMD includono il fumo, la dieta, l’età e la genetica. Tuttavia, l’associazione tra apnea del sonno e AMD potrebbe aprire nuove prospettive di ricerca per comprendere meglio questa relazione e valutare l’impatto del trattamento dell’apnea del sonno sulla progressione dell’AMD umida.
Il lavoro di ricerca fa parte del più ampio Synergy High Risk AMD Study, che si concentra sulla degenerazione maculare e sulle possibili cause sottostanti che possono influenzare la perdita della vista.
Riferimento: Iporessia notturna e degenerazione maculare legata all’età di Attiqa Chaudhary, Carla J. Abbott, Zhichao Wu, Wendy Y. Fang, Palaniraj R. Raj, Matthew Naughton, Wilson J. Heriot e Robyn H. Guymer, 1 agosto 2024, Clinical & Experimental Ophthalmology. DOI: 10.1111/ceo.14428
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