Tre anni fa, Ben, un bambino di sei anni, si aggirava per una spiaggia del Sussex, in Inghilterra, quando si imbatté in una strana roccia. Ignaro del suo valore, la raccolse e la portò a casa, dove fu dimenticata per anni. Oggi, quell’oggetto si è rivelato un’autentica meraviglia archeologica: un’ascia a mano di Neanderthal risalente a 50.000 anni fa.
Il valore storico dell’ascia
L’identificazione del reperto è stata fatta da James Sainsbury, curatore di archeologia e storia sociale presso il Worthing Theatres and Museum. “Ricevo molte segnalazioni di ritrovamenti simili, ma spesso si tratta di semplici ciottoli. Appena ho visto la foto, ho capito subito: quella era un’ascia a mano musteriana del Paleolitico superiore. Una scoperta straordinaria“, ha dichiarato Sainsbury.
Le asce musteriane, utilizzate dai Neanderthal negli ultimi millenni della loro esistenza, sono strumenti in selce a doppio lato. Questi oggetti, piccoli e scuri, erano utilizzati per attività come rompere ossa per estrarne il midollo. La rarità di un simile ritrovamento è sorprendente: il museo di Worthing, ad esempio, ne possedeva fino ad allora un solo esemplare.
Un viaggio millenario
L’ascia si è conservata in condizioni eccezionali, tanto da far supporre che fosse rimasta sepolta sott’acqua per gran parte del tempo. Potrebbe essere stata portata a riva insieme a materiali dragati dalla Manica o dal Mare del Nord, da una zona nota come Doggerland, una terra abitata in epoca preistorica e sommersa circa 8.000 anni fa dall’innalzamento dei mari.
Ben e la sua passione per l’archeologia
Ora nove anni, Ben ha dimostrato una profonda passione per la storia, conoscendo già dettagli sull’Età del Bronzo e del Ferro. L’ascia è stata esposta al Worthing Museum, dove ha rapidamente attirato un gran numero di visitatori, diventando il pezzo forte della collezione temporanea.
Nuove strade per la ricerca
Questa scoperta non è solo un evento isolato, ma un tassello che arricchisce la nostra comprensione della vita dei Neanderthal e delle loro tecnologie. Le indagini continuano per determinare come l’ascia sia giunta sulla spiaggia di Shoreham e quali altre storie sommerse possano ancora emergere dai fondali della Manica.
Ben ha dimostrato che la curiosità e l’attenzione ai dettagli possono portare a scoperte straordinarie. La sua avventura, iniziata con una semplice passeggiata sulla spiaggia, è diventata una lezione di storia vivente per tutti noi.
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