Studio: Friggitrici ad Aria e Inquinamento Indoor

Benefici ambientali e impatto sulla salute

Uno studio condotto dall’Università di Birmingham ha evidenziato che le friggitrici ad aria producono significativamente meno inquinamento dell’aria indoor rispetto ad altri metodi di cottura come la frittura in padella o quella profonda, che sono fonti rilevanti di particolato e composti organici volatili (COV).

La cottura rappresenta una delle principali fonti di inquinamento dell’aria indoor. Nonostante siano stati condotti numerosi studi sull’efficienza energetica legata alla cottura ad aria, sono ancora limitate le conoscenze sui benefici ambientali di questo metodo di preparazione dei cibi.

La maggior parte delle persone trascorre oltre l’80% del proprio tempo all’interno degli ambienti domestici, rendendo gli inquinanti indoor una preoccupazione significativa per la salute, associata a sintomi acuti e condizioni croniche come malattie cardiovascolari, neurodegenerative e respiratorie.

I ricercatori dell’Università di Birmingham, operanti presso la Scuola di Geografia, Terra e Scienze Ambientali, hanno condotto esperimenti utilizzando una cucina di ricerca in campus per valutare l’inquinamento generato da diversi metodi di cottura, colmando così il divario tra i test di laboratorio e quelli condotti in ambienti domestici meno controllati. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Indoor Air.

Metodologia: Metodi di Cottura e Misurazione dell’Inquinamento

  • I ricercatori hanno cucinato petto di pollo utilizzando cinque diversi metodi: frittura in padella, saltare in padella, frittura profonda, bollitura e friggere ad aria, in una cucina di ricerca appositamente attrezzata.
  • Sono stati misurati i livelli di particolato e COV emessi da ciascun metodo. I risultati relativi al particolato sono stati espressi in microgrammi per metro cubo d’aria.
  • Per esempio, la frittura in padella ha registrato una concentrazione di picco di 92,9 microgrammi, mentre la friggitrice ad aria ha mostrato solamente 0,6 microgrammi.
  • Per quanto riguarda i COV, i livelli sono stati misurati in parti per milione (ppm), con valori più bassi per la friggitrice ad aria rispetto agli altri metodi di cottura.

Principali Risultati e Raccomandazioni

Il professor Christian Pfrang, autore principale dello studio, ha sottolineato l’importanza di vari fattori che influenzano l’inquinamento da cottura, come la quantità di olio utilizzata e la temperatura di cottura. Migliorare la ventilazione nelle cucine, ad esempio aprendo le finestre o utilizzando cappe aspiranti, può contribuire a ridurre l’esposizione personale agli inquinanti.

I ricercatori hanno osservato che i livelli di inquinamento persistono anche dopo la fine del processo di cottura, con livelli significativamente più alti di inquinanti rilevati in cucina per oltre un’ora dopo la preparazione del cibo, nonostante la cottura sia durata solo circa 10 minuti.

Il professor Pfrang ha sottolineato l’importanza di continuare a ventilare l’ambiente o mantenere accese le cappe aspiranti per un certo periodo di tempo dopo la cottura per evitare l’accumulo di inquinanti indoor e ridurre il potenziale di esposizione personale a contaminanti.

Riferimento: Impatto dei Metodi di Cottura sulla Qualità dell’Aria Indoor: Uno Studio Comparativo sulle Emissioni di Particolato (PM) e Composti Organici Volatili (COV) di Ruijie Tang, Ravi Sahu, Yizhou Su, Adam Milsom, Ashmi Mishra, Thomas Berkemeier e Christian Pfrang, 25 novembre 2024, Indoor Air. DOI: 10.1155/2024/6355613