Le comunità del tardo Neolitico nel Croissant Fertile avevano una pratica culinaria peculiare: la cottura di grandi pani conditi su vassoi scanalati utilizzati per la trebbiatura. Un recente studio condotto da ricercatori dell’UAB e dell’Università La Sapienza di Roma ha approfondito questa tradizione culinaria che si è sviluppata nel periodo compreso tra il 7000 e il 5000 a.C. Le comunità agricole del Croissant Fertile nel Vicino Oriente si dedicavano alla lavorazione dei cereali e alla condivisione di pasti comunitari, come evidenziato dai reperti archeologici.
Il team di ricerca, che ha coinvolto anche personale dell’Istituto Milà i Fontanals (IMF-CSIC) e dell’Università di Lione, ha pubblicato i risultati dello studio sulla rivista Scientific Reports. I vassoi per la trebbiatura, utilizzati per la cottura dei pani, erano caratterizzati da una base ovale ampia e pareti basse, realizzati in argilla grezza. La loro superficie interna presentava impressioni ruvide o incisioni regolari che facilitavano la cottura e l’estrazione del pane una volta pronto.
Le analisi condotte su frammenti ceramici provenienti da siti archeologici come Mezraa Teleilat, Akarçay Tepe e Tell Sabi Abyad hanno permesso di identificare l’uso di questi vassoi specializzati per la cottura di impasti a base di cereali. I resti analizzati, datati tra il 6400 e il 5900 a.C., sono stati studiati presso le Università di Istanbul e Koç, confermando l’utilizzo di grano e orzo ridotti in farina per la preparazione dei pani.
Le tracce di residui organici indicano che alcuni vassoi erano utilizzati per cucinare alimenti arricchiti con ingredienti di origine animale, come grasso animale, e in un caso con condimenti a base vegetale. L’analisi delle alterazioni d’uso della superficie ceramica ha permesso di distinguere usure associate a residui di pane da quelle legate a residui di focaccia condita.
Secondo Sergio Taranto, autore principale dello studio, le comunità del tardo Neolitico utilizzavano i cereali coltivati per preparare pani e focacce condite con vari ingredienti, consumati in gruppo. Questa tradizione culinaria si è sviluppata nel corso di circa sei secoli e si è diffusa in un’ampia area del Vicino Oriente.
Il lavoro di ricerca, intitolato “Svelare la tradizione culinaria della focaccia nel tardo Neolitico della Mesopotamia attraverso l’integrazione di analisi d’usura, fitoliti e residui organici”, è stato pubblicato su Scientific Reports il 5 novembre 2024. Gli autori dello studio includono anche ricercatori del Gruppo di Ricerca di Archeologia Preistorica del Vicino Oriente dell’UAB (SAPPO), come Adrià Breu, Anna Bach e Miquel Molist.
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