Per un decennio, un impulso radio regolare e misterioso ha attraversato il silenzio cosmico: ogni tre ore, per un minuto, una potente scarica di energia si è irradiata dalla periferia della Via Lattea. Gli astronomi, con pazienza e ingegno, hanno finalmente identificato la fonte di questo enigmatico segnale, solo per trovarsi davanti a un ulteriore rompicapo. Tuttavia, la determinazione scientifica ha consentito di svelare anche questo mistero, aprendo una nuova finestra sulla comprensione dell’universo.
La scoperta: una luce tra le stelle
Il segnale è stato individuato per la prima volta da un team di ricercatori dell’International Centre for Radio Astronomy Research (ICRAR) presso il nodo Curtin. Esaminando i dati d’archivio del radiotelescopio Murchison Widefield Array (MWA), situato nell’Australia Occidentale, gli scienziati hanno intercettato il transiente radio più duraturo mai osservato. La maggior parte di questi segnali si manifesta in periodi che vanno da pochi secondi a qualche ora, ma quello scoperto si distingue per la sua regolarità e longevità.
Negli ultimi anni, la scoperta di transienti radio di lungo periodo ha aperto un nuovo capitolo nell’astronomia. Questi segnali possono essere generati da oggetti celesti con campi magnetici variabili, come il Sole o Giove, ma in questo caso si è trattato di qualcosa di completamente nuovo.
GLEAM-X J0704-37: un segnale unico
Il transiente appena individuato, denominato GLEAM-X J0704-37, si trova nella costellazione della Poppa, a circa 5.000 anni luce di distanza. La sua posizione periferica rispetto al Piano Galattico ha permesso una visione limpida, senza l’interferenza di molteplici stelle sovrapposte. Questa fortuna ha consentito agli astronomi di utilizzare il radiotelescopio sudafricano MeerKAT per individuare la fonte del segnale in prossimità di una specifica stella.
Successivamente, con il telescopio SOAR in Cile, gli scienziati hanno analizzato lo spettro della stella, identificandola come una nana rossa di tipo M. Questa classe di stelle, caratterizzata da massa e luminosità molto inferiori al Sole, rappresenta il 70% delle stelle della Via Lattea, ma è invisibile a occhio nudo.
Un sistema binario svelato
Tuttavia, l’energia osservata era troppo elevata per essere generata dalla sola nana M. Le analisi hanno suggerito la presenza di un sistema binario: la nana rossa sarebbe accompagnata da una nana bianca, il nucleo collassato di una stella ormai spenta. La combinazione dei due corpi celesti, attraverso processi di interazione gravitazionale e magnetica, alimenta l’emissione radio che è stata rilevata.
“Una nana M da sola non potrebbe produrre una tale potenza,” ha spiegato Natasha Hurley-Walker, astrofisica dell’ICRAR e autrice principale dello studio pubblicato su The Astrophysical Journal Letters. “Questa scoperta ci mostra un’interazione complessa e affascinante tra stelle di natura molto diversa.”
Una finestra su nuove meraviglie cosmiche
Sebbene i dati raccolti finora dimostrino che GLEAM-X J0704-37 è attivo da almeno un decennio, è possibile che il transiente abbia brillato molto più a lungo senza essere notato. Gli scienziati intendono ora approfondire le osservazioni su questo sistema e scandagliare ulteriori dati d’archivio per individuare altri fenomeni simili.
La scoperta di GLEAM-X J0704-37 rappresenta non solo una risoluzione brillante a un enigma celeste, ma anche un invito a guardare oltre. L’universo, ricco di fenomeni ancora inesplorati, pulsa di misteri in attesa di essere rivelati.
Fonte:
https://gizmodo.com/mysterious-radio-signals-lead-astronomers-to-an-unlikely-cosmic-pair-2000530449