Il colore degli oceani sta cambiando in tutto il mondo

I colori del cambiamento: l'Impatto dei cambiamenti climatici sui mari del mondo.

Grazie all’analisi delle immagini satellitari, gli scienziati hanno rilevato variazioni cromatiche nelle acque marine di tutto il pianeta, un fenomeno osservato nell’arco di due decenni. Tali cambiamenti non sono percepibili durante una semplice giornata in spiaggia, ma emergono chiaramente attraverso le fotografie scattate dall’alto o dallo spazio.

Questa scoperta è stata condotta da Stephanie Dutkiewicz, ricercatrice del Massachusetts Institute of Technology (MIT), la quale ha sottolineato che non si tratta solo di previsioni teoriche, ma di mutamenti reali e tangibili, riscontrabili in diverse porzioni dello spettro della luce visibile. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature.

Uno dei luoghi che hanno cambiato colore grazie alla materia organica disciolta proveniente dai fiumi e al fitoplancton, nella Carolina del Sud, Stati Uniti (Immagine: NASA)

Ma quale significato hanno questi cambiamenti di colore? Secondo gli studiosi, non possono essere attribuiti a variazioni naturali, ma sono il risultato dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo. Le aree tropicali, situate vicino all’equatore, stanno assumendo una tonalità sempre più verde, dovuta all’influenza degli strati superficiali degli oceani, abitati da organismi come il fitoplancton.

Il fitoplancton, minuscolo ma vitale, contiene clorofilla, responsabile del loro caratteristico colore verde. Questi microrganismi sono fondamentali per la catena alimentare marina e giocano un ruolo cruciale nella cattura dell’anidride carbonica atmosferica. Pertanto, qualsiasi variazione nelle loro popolazioni può avere conseguenze profonde sugli ecosistemi oceanici e sul ciclo globale del carbonio.

Più della metà degli oceani mondiali sta subendo alterazioni cromatiche, un dato significativo poiché monitorare solo le variazioni di clorofilla fornisce informazioni limitate e ritardate sullo stato del fitoplancton.

Le analisi condotte utilizzando il sensore MODIS della NASA hanno evidenziato che i cambiamenti di colore legati al riscaldamento globale diventeranno ancora più evidenti entro i prossimi vent’anni.

E come possiamo contrastare questi cambiamenti? Il riscaldamento globale causa l’aumento della temperatura degli oceani, ostacolando la risalita del plancton e del fitoplancton verso la superficie. Questo processo riduce la loro capacità di catturare il carbonio, innescando un circolo vizioso di riscaldamento globale che rischia di aggravarsi.

La diffusione delle alghe nell’Oceano Pacifico meridionale, ad esempio, intorno alla Nuova Zelanda, mostra un cambiamento cromatico particolarmente evidente. La diminuzione delle popolazioni di fitoplancton minaccia la catena alimentare marina, influenzando non solo gli ecosistemi oceanici ma anche l’umanità, che dipende dalle risorse naturali per la propria sopravvivenza.

Questi dati rappresentano un ulteriore monito sulla nostra influenza sull’ambiente e un invito pressante a ridurre le emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera.

Fonte

https://www.nature.com/articles/s41586-023-06321-z