Nei decenni ’50 e ’60, la privazione del sonno era diventata una sorta di moda, alimentata da DJ radiofonici che si sfidavano a vicenda con acrobazie pubblicitarie sempre più pericolose e noiose. Il record per rimanere svegli veniva costantemente battuto e prolungato, fino a quando nel 1997 il Guinness World Records decise di porre fine a questa follia, smettendo di riconoscere i traguardi della privazione del sonno per timore che qualcuno potesse farsi male.
Il record apparteneva allora a un professionista delle acrobazie di nome Robert McDonald, che nel 1986 rimase sveglio per angoscianti 18 giorni, 21 ore e 40 minuti. Anche se oggi non si monitora più questo record per i pericoli associati alla privazione del sonno, nessuno è noto per aver superato McDonald, come confermato dall’autorità irlandese di verifica dei record basata sulla birra stout sul suo sito web.
L’azienda sostiene che McDonald non abbia avuto conseguenze a lungo termine dopo la sua maratona senza sonno, ma è importante sottolineare che la privazione del sonno è stata collegata a diversi effetti negativi sulla salute. Secondo la Johns Hopkins Medicine, la mancanza grave di sonno aumenta il rischio di sviluppare il cancro del colon, il diabete e le malattie cardiache. Inoltre, trascorrere troppo tempo svegli può accelerare l’invecchiamento del cervello di tre a cinque anni e aumentare del 33% il rischio di demenza.
Ricerche recenti condotte su topi hanno confermato queste preoccupazioni, rivelando che la privazione del sonno riduce significativamente le riserve di una proteina protettiva nel cervello chiamata pleiotrophin (PTN). Con il calo dei livelli di PTN, i neuroni nell’ippocampo iniziano a morire, portando a un deterioramento cognitivo e potenzialmente innescando malattie neurologiche come l’Alzheimer.
Randy Gardner, detentore del record precedente per aver trascorso 11 giorni senza dormire nel 1964, ha dichiarato che l’acrobazia ha influenzato la sua memoria a breve termine, simile a un principio di Alzheimer causato dalla mancanza di sonno. Durante il suo tentativo di record, Gardner ha iniziato a sperimentare allucinazioni e deficit della memoria di lavoro, che si sono risolti solo dopo aver finalmente chiuso gli occhi.
Nonostante i risultati impressionanti ma inutili di McDonald e Gardner, gli scienziati ritengono che tutti i precedenti detentori del record abbiano probabilmente sperimentato “microsonni” durante i loro tentativi di rimanere svegli, in cui si sono addormentati per brevi istanti senza rendersene conto. Quindi, anche se non hanno concesso al loro corpo un riposo adeguato, nessuno di questi campioni può effettivamente affermare di aver raggiunto i loro traguardi senza dormire.
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