Per la prima volta, gli astronomi hanno identificato una possibile spiegazione per un tipo di segnale radio ripetitivo, scoperto due anni fa e ora individuato in diverse posizioni. In un nuovo caso, le emissioni provengono da una stella nana rossa, che orbita attorno a una nana bianca, e si ritiene che le loro interazioni siano alla base di tali segnali misteriosi.
Nonostante i progressi, rimangono ancora molte incognite sulla fonte di questi segnali e su quelli simili individuati di recente. L’avvento dell’astronomia radio ha ampliato la nostra capacità di esplorare dettagli in piccole regioni del cielo, portandoci a scrutare principalmente dove ci aspettavamo di trovare qualcosa di interessante.
Tuttavia, nuovi strumenti hanno rivoluzionato la nostra visione, rivelando segnali inaspettati che sfidano le attuali conoscenze. Tra questi, i transienti radio a lungo periodo, individuati per la prima volta nel 2022 grazie ai dati dell’Murchison Widefield Array (MWA), hanno svelato peculiarità che sfuggono alla classificazione tradizionale degli oggetti celesti.
La professoressa Natasha Hurley-Walker, del nodo di Curtin dell’International Centre for Radio Astronomy Research, ha giocato un ruolo chiave nell’identificare la natura ripetitiva di questi segnali transitori. Le osservazioni hanno rivelato che tutti i transienti radio a lungo periodo presentano una marcata polarizzazione, suggerendo la presenza di un intenso campo magnetico.
Questi segnali, che si ripetono a intervalli insolitamente lunghi e provengono dall’interno della nostra galassia, hanno suscitato grande interesse nella comunità scientifica. Tuttavia, nonostante gli sforzi congiunti di diversi team di astronomi, l’associazione di tali segnali a una fonte specifica è risultata finora infruttuosa.
Recentemente, la scoperta di un segnale noto come GLEAM-X J0704 37 ha portato a nuove prospettive. Questo segnale, che si ripete una volta ogni 2,9 ore, proviene da un’area al di fuori del piano galattico, dove la presenza di oggetti simili è rara.
Le osservazioni di follow-up hanno rivelato la presenza di una stella nana rossa di tipo M3, che costituisce circa il 32% della massa del Sole, nel punto esatto delle emissioni. Tuttavia, Hurley-Walker ha sottolineato che le nane rosse da sole non dovrebbero avere l’energia o il campo magnetico necessari per generare tali segnali misteriosi.
Le indagini in corso suggeriscono che la nana rossa potrebbe essere in orbita attorno a un oggetto invisibile, con la nana bianca che emerge come candidato più plausibile. Tuttavia, i dettagli precisi di questo sistema rimangono ancora sfuggenti, e ulteriori ricerche sono necessarie per confermare le ipotesi attuali.
La collaborazione tra esperti di diverse discipline sarà essenziale per risolvere il mistero di questi segnali radio insoliti. Hurley-Walker ha sottolineato l’importanza di un approccio interdisciplinare per affrontare le sfide scientifiche moderne e ha evidenziato la necessità di un’indagine più approfondita su questi fenomeni enigmatici.
La scoperta di GLEAM-X J0704 37 e le sue implicazioni sono state pubblicate su The Astrophysical Journal Letters, offrendo un’opportunità unica per approfondire la comprensione di questi fenomeni cosmici intriganti.
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