Un team internazionale di astronomi ha individuato un esopianeta unico nel suo genere, TOI-3261b, orbitante attorno alla sua stella ospite, una nana arancione chiamata TOI-3261, situata a circa 979 anni luce dalla Terra. L’annuncio della scoperta, comunicato dalla NASA, segna un importante passo avanti nella comprensione di una classe rara e intrigante di pianeti noti come Nettuni caldi.
Un Nettuno a temperature estreme
TOI-3261b appartiene a una classe di esopianeti che condividono caratteristiche fisiche con Nettuno, ma con una differenza fondamentale: orbitano estremamente vicino alle loro stelle. Questa prossimità li espone a temperature proibitive, che raggiungono i 900 gradi Celsius, trasformandoli in veri e propri forni cosmici. I nettuniani caldi sono rari nel panorama degli esopianeti e si trovano spesso nel cosiddetto “deserto dei nettuniani caldi”, una regione dello spazio dove questi pianeti sono estremamente scarsi.
Finora, sono solo quattro i nettuniani caldi identificati in questa fascia, e TOI-3261b si unisce a un gruppo ristretto di esopianeti caratterizzati da masse insolitamente elevate rispetto alle loro dimensioni, che oscillano tra 29 e 73 masse terrestri. Alcuni scienziati ipotizzano che questi pianeti siano i nuclei residui di antichi giganti gassosi simili a Giove, spogliati dei loro involucri atmosferici.
Un’orbita ultracorta e caratteristiche straordinarie
Secondo uno studio pubblicato su The Astronomical Journal, TOI-3261b compie un’orbita completa intorno alla sua stella in appena 21 ore, a una distanza di appena 0,017 unità astronomiche (circa 2,5 milioni di chilometri). Questa incredibile vicinanza rende il pianeta uno dei pochissimi Nettuni caldi a periodo ultracorto conosciuti. Nonostante la violenza delle radiazioni a cui è sottoposto, il pianeta conserva un raggio comparabile a quello di Nettuno e una massa stimata intorno a 30 masse terrestri.
La scoperta è stata resa possibile grazie al telescopio spaziale TESS della NASA, specializzato nell’individuazione di esopianeti tramite l’analisi delle variazioni di luminosità stellare, e a una rete di telescopi terrestri. Le curve di luce ottenute hanno fornito indizi preziosi sull’orbita e sulla composizione di questo enigmatico pianeta.
Un passato da gigante gassoso
I modelli teorici suggeriscono che TOI-3261b si sia formato 6,5 miliardi di anni fa come un gigante gassoso, simile a Giove. Tuttavia, l’intensa irradiazione della sua stella avrebbe causato una massiccia perdita atmosferica attraverso il processo di fotoevaporazione, oppure la forza gravitazionale della stella stessa avrebbe strappato gli strati esterni di gas del pianeta. Questo scenario lascia intravedere un passato drammatico, in cui TOI-3261b potrebbe essersi trasformato radicalmente.
Un’altra teoria ipotizza che il pianeta si sia formato originariamente in una regione più distante dalla sua stella, dove avrebbe potuto conservare la sua atmosfera per un periodo più lungo, prima di migrare verso l’interno del sistema.
Un futuro sotto la lente del James Webb
TOI-3261b rappresenta un laboratorio naturale per lo studio della formazione e dell’evoluzione dei pianeti giganti in condizioni estreme. I ricercatori intendono utilizzare il telescopio spaziale James Webb per condurre analisi dettagliate della sua atmosfera residua e raccogliere dati fondamentali sui processi fisici che modellano i pianeti giganti e caldi.
La scoperta di TOI-3261b, con il suo passato tumultuoso e il suo presente estremo, apre una finestra unica sul comportamento e sull’evoluzione dei pianeti in condizioni limite, portandoci un passo più vicino a comprendere la straordinaria varietà dei mondi al di fuori del nostro sistema solare.
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