Si tende comunemente a pensare che il vegetarianismo equivalga a un’alimentazione sana. Tuttavia, un recente studio condotto in collaborazione tra l’Università di São Paulo (USP) e l’Imperial College di Londra mette in discussione questa convinzione: i vegetariani sembrano consumare più cibi ultra-processati rispetto ai carnivori. Questo studio, basato sui dati del progetto Biobank del Regno Unito e pubblicato su eClinical Medicine, rivela delle sorprese.
I ricercatori hanno analizzato i livelli di consumo di alimenti minimamente trasformati tra carnivori, vegetariani e vegani, coinvolgendo un totale di 199.502 partecipanti. I risultati sono illuminanti: chi consuma abitualmente carne rossa ha registrato il più alto apporto energetico totale e la densità più bassa di fibre, mentre i vegani hanno mostrato il contrario, con un’assunzione inferiore di acidi grassi saturi.
Un dato significativo è la diversa densità di sodio: più elevata tra i vegetariani e più bassa tra i vegani. Anche il consumo medio di zuccheri si è rivelato simile tra i mangiatori di carne rossa e i vegetariani, rappresentando il 13,9% dell’apporto energetico totale.
Sorprendentemente, lo studio mostra che la percentuale di alimenti ultra-processati è più alta tra i vegani (71,7%) e più bassa tra i carnivori (63,5%). Prodotti come pane industriale, bevande analcoliche e pasti pronti sono comuni in tutte le diete, ma il consumo di latte vegetale e alternative alla carne è particolarmente elevato tra vegetariani e vegani.
È fondamentale notare che gli alimenti ultra-processati, sia di origine animale che vegetale, possono essere nocivi per la salute, aumentando il rischio di malattie croniche e riducendo l’aspettativa di vita.
Questo studio rappresenta un monito per tutti coloro che seguono una dieta vegetariana: prestare attenzione alla qualità degli alimenti consumati è essenziale per mantenere un buono stato di salute. Gli alimenti ultra-processati, infatti, possono aumentare il rischio di sviluppare malattie gravi come il cancro alla bocca e alla gola.
In conclusione, l’adozione di una dieta vegetariana o vegana può offrire numerosi benefici, ma è necessario fare scelte alimentari consapevoli e privilegiare alimenti freschi e minimamente trasformati per garantire un apporto nutrizionale ottimale e ridurre i rischi per la salute.
Fonte:
https://www.thelancet.com/journals/eclinm/article/PIIS2589-5370(24)00510-8/fulltext