Per la seconda volta in meno di una settimana, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha dovuto schivare un detrito spaziale. La nave cargo robotica russa Progress 89, agganciata alla ISS da agosto, ha acceso i suoi propulsori per circa 3,5 minuti la mattina di lunedì 25 novembre, per evitare un pezzo di spazzatura spaziale che minacciava la stazione.
Secondo un aggiornamento della NASA, “La manovra per evitare i detriti ha posizionato l’avamposto orbitale più lontano da un frammento di satellite in prossimità della traiettoria di volo della stazione.”
L’accensione è iniziata alle 4:49 EST (09:49 GMT) e ha innalzato l’orbita della ISS di circa 500 metri, come riportato dall’agenzia di stampa russa TASS, citando una dichiarazione di Roscosmos.
Questa non è stata la prima volta che Progress 89 ha dovuto intervenire. Il 19 novembre, la stessa nave cargo ha eseguito una combustione simile per circa 5,5 minuti, garantendo che la ISS si tenesse lontana da un frammento di un satellite meteorologico di difesa defunto, che si era disintegrato nel 2015.
L’orbita terrestre bassa, dove opera la ISS, è sempre più congestionata. Secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ci sono attualmente circa 10.200 satelliti attivi in orbita attorno alla Terra. Di questi, la maggior parte appartiene alla megacostellazione a banda larga Starlink di SpaceX, che conta circa 6.700 veicoli operativi.
Questa affollata regione spaziale presenta sfide crescenti per la sicurezza della ISS e di altri veicoli spaziali, rendendo sempre più frequenti le manovre per evitare detriti.
Fonte: