Il weekend appena trascorso è stato tutt’altro che tranquillo sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Gli astronauti hanno segnalato un odore inaspettato e la comparsa di goccioline non identificate provenienti dalla navetta russa Progress, che si è agganciata al modulo russo Poisk sabato scorso, portando 2.500 chilogrammi di rifornimenti.
Un episodio preoccupante
Secondo quanto riportato sul profilo della ISS sul social X, i cosmonauti di Roscosmos hanno notato l’odore forte e le goccioline subito dopo l’apertura del portello della Progress. Per precauzione, l’equipaggio ha deciso di chiudere il portellone del modulo Poisk, isolandolo dal resto del segmento russo della ISS. Nel frattempo, i tecnici del centro di controllo hanno attivato da remoto il sistema di filtraggio dell’aria per eliminare eventuali contaminanti.
Primi riscontri e azioni immediatamente intraprese
Le analisi preliminari hanno escluso pericoli immediati, confermando che la qualità dell’aria era entro i parametri normali. “Non ci sono preoccupazioni per l’equipaggio“, si legge nel post su X. Domenica pomeriggio, gli astronauti erano già al lavoro per riaprire il portello tra il modulo Poisk e la navetta Progress, mentre le altre operazioni della Stazione Spaziale procedevano regolarmente.
Incidenti ricorrenti con i veicoli spaziali russi
Questo incidente è solo l’ultimo di una serie di problemi che hanno coinvolto i veicoli spaziali russi sulla ISS. A dicembre 2022, la perdita di refrigerante della Soyuz MS-22 ha obbligato l’agenzia spaziale russa a inviare una navetta di emergenza senza equipaggio. Nel febbraio 2023, il cargo Progress MS-21 ha subito un incidente simile, seguito da una perdita di radiatore sul modulo Nauka nell’ottobre 2023.