NGC 2090, la protagonista dell’ultima immagine catturata dal telescopio spaziale Hubble, è una galassia fondamentale per la revisione della costante di Hubble. Situata a una distanza di 40 milioni di anni luce, la sua struttura a spirale unica e la costante formazione di nuove stelle forniscono preziose informazioni sull’evoluzione delle galassie, informazioni che vengono amplificate dalle osservazioni del telescopio spaziale James Webb.
La galassia a spirale NGC 2090, che si trova nella costellazione della Colomba, è al centro dell’ultima immagine catturata dal telescopio spaziale Hubble. NGC 2090 riveste un ruolo di rilievo nella ricerca astronomica in quanto parte del Progetto Chiave della Scala delle Distanze Extragalattiche di Hubble. Questo progetto innovativo aveva l’obiettivo di perfezionare la costante di Hubble, un parametro fondamentale che descrive il tasso di espansione dell’universo.
NGC 2090 ha contribuito a questo progetto aiutando a calibrare il metodo di distanza di Tully-Fisher attraverso l’osservazione delle stelle variabili Cefeidi all’interno della galassia. Nel 1998, le misurazioni basate su queste stelle hanno stimato la distanza della galassia a 37 milioni di anni luce. Una misurazione più recente del 2020, sempre utilizzando il metodo di Tully-Fisher, ha corretto quella distanza a circa 40 milioni di anni luce.
Prima e dopo il progetto, NGC 2090 è stata oggetto di approfonditi studi come esempio di formazione stellare di rilievo nelle vicinanze. Viene descritta come una spirale flocculenta, ovvero una galassia a spirale con un disco irregolare e polveroso e bracci che sono frammentati o non visibili del tutto. L’immagine catturata dal telescopio Hubble evidenzia il motivo per cui NGC 2090 è stata definita in quel modo, ma i suoi bracci a spirale emergono tra le nubi di polvere come corsie di luce.
NGC 2090 è ancora una galassia ricca di attività, con ammassi di formazione stellare in varie fasi di evoluzione sparsi sul disco. L’osservazione della formazione stellare e del movimento della materia all’interno delle galassie è stata la motivazione principale di queste osservazioni condotte con il telescopio Hubble nel mese di ottobre di quest’anno.
Parallelamente, il telescopio spaziale James Webb, partner del telescopio Hubble nell’ambito dell’astronomia spaziale, ha anch’esso puntato i suoi strumenti su questa galassia per aggiungere dati infrarossi a questa visione complessiva dell’evoluzione delle galassie.
Fonte: NASA/ESA/CSA Telescopio Spaziale James Webb.
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