Scoperta vita microbica in un campione di Asteroide: un nuovo enigma per i ricercatori

Contaminazione inaspettata: la sfida della purezza nei campioni spaziali.

Nel 2019, la missione giapponese Hayabusa2 ha recuperato campioni dall’asteroide Ryugu, raccogliendo 5,4 grammi di roccia e polvere a quasi 200 milioni di miglia dalla Terra. Tuttavia, recenti analisi hanno rivelato una popolazione di microrganismi terrestri all’interno di questi campioni, segnalando che la contaminazione terrestre potrebbe essere più difficile da evitare di quanto si pensasse.

La scoperta

Un team di ricercatori dell‘Imperial College di Londra ha analizzato i campioni di Ryugu e ha trovato barre e filamenti di materia organica, identificati come microrganismi terrestri. Questa scoperta, dettagliata in un articolo pubblicato su Meteoritics and Planetary Science, indica che il campione è stato contaminato dopo il suo arrivo sulla Terra. Questo solleva dubbi sui protocolli attuali di protezione contro la contaminazione.

Il processo di raccolta

Per garantire la purezza dei campioni, la capsula contenente il materiale di Ryugu è stata sigillata e ha effettuato un atterraggio controllato nel complesso di Woomera, in Australia. Successivamente, è stata trasportata in una struttura specializzata a Sagamihara, in Giappone, e aperta in una camera a vuoto all’interno di una camera bianca. Un flusso costante di azoto è stato utilizzato per proteggere i campioni dai contaminanti terrestri. Pezzi del campione sono stati poi inviati a ricercatori in tutto il mondo per ulteriori analisi.

Le implicazioni della contaminazione

La scoperta di microrganismi terrestri nei campioni di Ryugu suggerisce che i protocolli esistenti potrebbero non essere sufficienti per evitare la contaminazione. Questo è preoccupante poiché un’analisi non contaminata dei campioni spaziali è fondamentale per comprendere meglio la formazione del sistema solare e l’origine della vita sulla Terra.

Le future missioni

Un’ulteriore missione della NASA, OSIRIS-REx, ha raccolto campioni dall’asteroide Bennu e li ha riportati sulla Terra nel 2023. Fino ad ora, non sono stati segnalati casi di contaminazione nei campioni di Bennu, ma la scoperta di Ryugu sottolinea la necessità di rigorosi protocolli per proteggere i materiali raccolti nello spazio.

L’analisi dei campioni di asteroidi come Ryugu può fornire informazioni preziose sulla composizione e l’evoluzione del sistema solare. Tuttavia, la scoperta di vita microbica terrestre all’interno di questi campioni indica che mantenere la loro purezza è una sfida significativa. Continueranno a essere necessarie misure più stringenti per assicurare che le future missioni possano raccogliere e studiare campioni incontaminati, contribuendo a svelare i misteri del nostro universo.

Fonte: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/maps.14288