Un’opera inedita di Caravaggio in mostra a Roma

Una rarissima opera di Caravaggio, il ''Ritratto di Monsignor Maffeo Barberini'', in mostra per la prima volta al pubblico, svela il volto del futuro Papa Urbano VIII e arricchisce la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Roma.

A partire da questo sabato, la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, ospitata a Palazzo Barberini, aprirà al pubblico una straordinaria mostra con l’esclusiva esposizione del Ritratto di Monsignor Maffeo Barberini, una tela di Caravaggio mai vista prima in pubblico e proveniente da una collezione privata.

Quest’opera monumentale, che ritrae il giovane Maffeo Barberini, futuro Papa Urbano VIII, sarà visibile ai visitatori fino al 23 febbraio 2025. Il dipinto, che cattura l’intensità e la maestria tecnica del grande maestro del Barocco italiano, offre uno spunto unico per riflettere sull’arte di Caravaggio e sulla sua capacità di immortalare i suoi soggetti con una verità cruda e un realismo che sconvolgono. La sua notorietà è destinata a crescere grazie a questa rara opportunità di ammirarlo in tutta la sua bellezza.

Maffeo Barberini, nato nel 1568, proveniva da una delle famiglie più potenti e influenti della Roma rinascimentale. Appartenente all’alta aristocrazia, salì al soglio pontificio nel 1623, adottando il nome di Papa Urbano VIII, e governò la Chiesa fino alla sua morte, nel 1644. Il ritratto realizzato da Caravaggio è una testimonianza della sua giovinezza e della sua straordinaria ascesa nella società romana.

La scoperta dell’attribuzione della paternità di questo dipinto a Caravaggio risale al 1963, quando il critico d’arte Roberto Longhi confermò l’autenticità dell’opera. Longhi definì il Ritratto di Monsignor Maffeo Barberini come un elemento essenziale per comprendere a fondo l’evoluzione artistica del pittore lombardo, che riusciva a trasmettere con intensità l’essenza dei suoi soggetti. La tela, che nel corso dei secoli era rimasta nella collezione privata della famiglia Barberini, era poi passata in mani private probabilmente negli anni ’30, quando il patrimonio familiare fu diviso.

Questa testimonianza di uno dei periodi più significativi della storia della pittura barocca rappresenta oggi un punto di riferimento per studiosi e appassionati, continuando a essere unanimemente riconosciuta come opera di Caravaggio. La sua esposizione a Palazzo Barberini è dunque un’occasione imperdibile per entrare in contatto con l’arte di uno dei più grandi maestri di tutti i tempi e con un pezzo di storia che ha attraversato secoli di tradizione e cambiamento.

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